Al Festival del Cinema di Roma oggi, 14 ottobre, hanno proiettato Snowden, atteso e già molto discusso film di Oliver Stone in cui Joseph Gordon-Levitt interpreta Edward Snowden, l’ex consulente della NSA – l’agenzia per la sicurezza degli Stati Uniti – diventato, poi, la fonte che ne ha rivelato i programmi di sorveglianza.
8:30 le luci si spengono e Joseph Gordon-Levitt entra in scena, raccontando una storia di cui conosciamo già tristemente il finale. Nel 2013 Snowden (Joseph Gordon-Levitt) lascia con discrezione il suo impiego alla National Security Agency (nel film dichiara di non sentirsi bene e voler prendere qualche giorno di ferie) e vola ad Hong Kong per incontrare i giornalisti Glenn Greenwald (Zachary Quinto) e Ewen MacAskill (Tom Wilkinson), e la regista Laura Poitras (Melissa Leo), allo scopo di rivelare i programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti e poi fare rotta per un paese sicuro che gli garantirà il diritto di non essere estradato, dove poi, però, non arriverà mai.
Consulente esperto di informatica, legato da un impegno di massima segretezza, Ed è un bravo ragazzo che ha scelto di lavorare per il governo con consapevolezza e dedizione. Il suo sogno è quello di aiutare gli altri, prevenendo attentati e salvando vite. Entrato nel sistema, però, si renderà conto che il terrorismo è solo un pretesto usato dagli Stati Uniti per controllare ogni individuo, sfruttando il potere che possiede il governo.
Disilluso rispetto al suo lavoro nel mondo dell’intelligence, Snowden raccoglie meticolosamente centinaia di migliaia di documenti segreti per dimostrare la portata della violazione dei diritti in atto. Lasciando la donna che ama, Lindsay Mills (Shailene Woodley), per seguire il suo sogno, aiutare le persone. “Lavoravo per il governo, ora lavoro per la gente”, ha scritto recentemente il vero protagonista di questa storia sul suo nuovo account Twitter, grazie al quale comunica con il mondo dalla Russia, dove vive esiliato. Il film, alla maniera di Oliver Stone, racconta le motivazioni che hanno trasformato un ragazzo inserito nel sistema in un’anima ribelle che difende i diritti di tutti i cittadini del mondo, invocando il diritto alla libertà nel rispetto della privacy.
Photo Credits: Facebook