La Festa del Cinema di Roma è tutta per Oliver Stone e il suo Snowden, ma a dominare il redcarpet ci sarà Michael Bublè, per la presatazione di un documentario sul cantante.
Colpisce ancora RomaFF11, con Snowden di Oliver Stone, due volte premio Oscar come miglior regista per Platoon e Nato il quattro luglio, una per la migliore sceneggiatura non originale di Fuga di mezzanotte. Incontro ravvicinato per il regista che alla Festa del Cinema di Roma porta un film che fa discutere, dedicato a Edward Snowden (interpretato da Joseph Gordon-Levitt), il tecnico informatico ex dipendente della CIA noto per aver rivelato il programma di sorveglianza di massa della NSA (National Security Agency). “In Europa siete tutti sconcertati per la candidatura di Donald Trump – dice Oliver Stone –, ma non credo proprio possa farcela. L’alternativa, ovvero Hillary Clinton, non è certo meglio. Lei rappresenta il sistema statunitense in tutte le sue forme e sarà sicuramente più dura e militarista di Obama“. Sulla protezione dei propri dati afferma: “Credo convenga ancora stare attenti a propri cellulari. Tutti noi conosciamo quello che sta accadendo, siamo tutti schedati, sospettati, anche per reati che oggi non ci sono, ma che potrebbero divenire tali. Bisogna usare la crittografia. Molte società complici della CIA, senza saperlo, ora forniscono non a caso dati crittografati“.Attesissimo sul redcarpet il cantante Michael Bublè, ben quattro volte vincitore del Grammy Awards. A lui è dedicato il documentario Michael Bublè – Tour Stop 148 di Brett Sullivan. Il doc racconta la tappa numero 148 del suo tour, quindi esibizioni dal vivo dei grandi successi che l’hanno incoronato nell’Olimpo della musica come Home e Haven’t Met You Yet. Nel documentario, anche un’introduzione dello stesso Michael Bublè, in cui il cantante si confessa, raccontando la sua musica e l’esperienza del tour.Photo Credits Twitter