Ewan McGregor presenta il suo primo film da regista American Pastoral, primo evento alla 11esima Festa del Cinema di Roma. L’attore ammette: “mi ha radicalmente cambiato la vita”.
Anche per Ewan McGregor è arrivato il momento del grande salto, da attore si è spostato alla regia. Il suo rpimo film è American Pastoral, tratto dall’omonimo libro di di Philip Roth – premio Nobel per la letteratura nel 1997 -, insomma una prova difficile per l’attore svedese. Nel film McGregor è anche protagonista, insieme a Jennifer Connelly e Dakota Fanning. Si tratta di un film che, racconta lo stesso Ewan McGregor, “esplora due generazioni Usa in rotta di collisione: quella del dopoguerra in conflitto con i figli, contrari alla guerra del Vietnam e con tanta voglia di cambiare le cose“.
Ma com’è stato per Ewan McGregor misurarsi nella prova da regista? “Questa esperienza da regista mi ha radicalmente cambiato la vita. Ti ritrovi a fare conversazioni creative con lo sceneggiatore, il costumista, il direttore della fotografia. Ma quello che mi ha entusiasmato di più è il rapporto con gli attori. Tutte le scene si può dire che le abbiamo costruite insieme“. “E poi – racconta McGregor – devi gestire le paure degli altri mentre nessuno pensa alle tue. Devo dire che dopo questa regia mi sento più adulto“.
“Ho preso un po’ da tutti – i registi, ndr –, bravi e meno bravi. Certo, ho guardato molto a Danny Boyle. È stato il mio primo regista ed è lui che mi ha definito in quanto attore“. Lato attore invece, spiega McGregor: “La recitazione è allo stesso tempo esperienza e immaginazione. Per fare un serial killer puoi usare la sola fantasia, per fare un padre usi l’immaginazione, ma anche l’esperienza“. Il film arriverà nelle sale italiane a partire dal 20 ottobre 2016, distribuito da Eagle Pictures.
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