Micheal Caine dice addio a Maurice Micklewithe. L’attore ha deciso il suo nome d’arte diventerà anche quello scritto sulla sua carta d’intentà. Alla decisione lo ha portato l’Isis…
Gli effetti del terrorismo sono troppi nella vita quotidiana. C’è chi rinuncia a un viaggio, chi a prendere la metro o l’aereo, c’è chi ha paura anche ad andare al cinema o al centro commerciale, e poi c’è chi per colpa del terrorismo cambia il suo nome. È ciò che è successo a Micheal Caine che, dopo anni in cui ha mantenuto il suo vero nome Maurice Joseph Micklewhite Jr., ha deciso di far diventare il nome d’arte con cui tutti noi lo conosciamo il suo nome anche all’anagrafe. La storia a tratti ha dell’incredibile, in quanto questa decisione è arrivata dopo tantissimo tempo e per un motivo bizzarro che ha a che fare con l’Isis.
Ma non è la prima volta che l’attore britannico cambia il suo nome. L’indecisione sul nome si era presentata già alla scelta del nome d’arte che per un periodo l’aveva visto essere Micheal Scott. A convincerlo era il nome, ma forse il cognome un po’ meno. Così una sera, ha raccontato lo stesso Caine al The Sun, mentre parlava al telefono con il suo manager vide la locandina del film L’ammutinamento del Caine, e in quel momento disse al suo agente: Caine. Mi chiamerò Micheal Caine. Era il 1954, e da allora quel nome non l’aveva mai abbandonato. Ma la scelta di farlo diventare il suo vero nome non ha a che fare con l’affetto, bensì con il terrorismo.
Tutto deriva dai controlli esagerati che venivano fatti a Caine all’aereoporto, proprio a causa del nome vero scritto sui documenti. “Ho deciso di cambiare – ha raccontato al The Sun – quando sono iniziati tutti i problemi con l’Isis. Le guardie aeroportuali mi salutavano con “Ciao Michael Caine” ma poi mi tenevano lì per un’ora quando gli davo il passaporto con su un nome diverso. Quindi l’ho cambiato”.
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