Ci avviciniamo alla data di uscita del nuovo film di Star Trek, 21 luglio 2016, e come spesso accade a pochi giorni dalle prime proiezioni, iniziano a serpeggiare indiscrezioni sui film. In questo caso, i rumors o sarebbe meglio definirli spoiler, visto che la notizia pare confermata, vedono protagonista uno dei personaggi iconici della serie: Hikari Sulu.
Nella time-line Kelvin ( quella di film inaugurati da JJ Abrams) il “Signor Sulu” sarà il primo personaggio apertamente omosessuale. La decisione sarebbe stata presa da Simon Pegg, co-sceneggiatore e interprete di Scotty, e dal regista Justin Lin, come omaggio a George Takei, che vestiva i panni di Sulu nella storica serie serie Anni’70 e che nel 2005 fece coming out rivelando di essere omosessuale.
La notizia ha causato reazioni diverse da parte dei fan, molte positive, ma non quella di Takei che ha commentato: “Apprezzo che ci sia un personaggio gay. Sfortunatamente, è una forzatura del lavoro di Gene, sul quale rifletteva tanto. Secondo me è un’idea infelice. Questo film uscirà nel 50° anniversario di Star Trek, si rende omaggio a Gene Roddenberry, l’uomo le cui idee ci hanno accompagnato per mezzo secolo. Rendetegli onore e create un nuovo personaggio. Usate l’immaginazione e create un personaggio che abbia un passato come gay, invece di portare al coming out Sulu così, di punto in bianco, quando è stato etero per tutto questo tempo”. Per George, insomma, il problema non sarebbe l’orientamento sessuale di un personaggio di Star Trek, ma la modifica di quello di un personaggio già esistente.”
Simon Pegg in una intervista al The Guardian ha così difeso la sua posizione: “Adoro e rispetto George Takei. Il suo cuore, il suo coraggio e il suo umorismo sono fonte di grande ispirazione. Comunque, riguardo a ciò che pensa del nostro Sulu, devo dissentire rispettosamente. Ha ragione, è un peccato, è un peccato che la versione cinematografica dell’universo più tollerante e inclusivo della fantascienza non abbia mai avuto un personaggio LGBT finora. Avremmo potuto inserire un nuovo personaggio gay, ma lui o lei sarebbe stato definito principalmente dalla sua sessualità: sarebbe stato il “personaggio gay”, anzichè semplicemente un essere umano. Sarebbe stata una concessione solo simbolica.”
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