Ci lascia oggi all’età di 87 anni, Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer. Ad annunciarlo il figlio Giuseppe: “Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata “grazie”.”
Nato a Napoli il 31 ottobre del 1929, Carlo Pedersoli è stato un abile nuotatore prima di diventare il Bud Spencer che tutti conosciamo per i poderosi “sganassoni” che spesso faceva volare in coppia con Terence Hill.
La popolarità arrivò con gli spaghetti-western, prima con “Lo chiamavano Trinità…” e poi con il suo seguito “…continuavano a chiamarlo Trinità”. Il successo dei film eleva la popolarità di Bud Spencer al rango di star internazionale, è infatti l’attore italiano più conosciuto all’estero. I western di Bud erano un sottogenere del classico western all’italiana, via le pistole, e benvenuti schiaffoni e pugni.
Questo modo di fare cinema, lui e Terence lo portarono anche nel genere poliziottesco, vedi la fortunata tetralogia di “Piedone lo sbirro”, o i più famosi film in coppia con Hill come “I due superpiedi quasi piatti” e “Miami Supercops – I poliziotti dell’8ª strada”. Bud sperimentò anche altri generi cinematografici, dal thriller “4 mosche di velluto grigio” diretto da Dario Argento al dramma di denuncia civile con “Torino nera”.
Tante le passioni, dai cibo al volo in elicottero, tante le soddisfazioni sia in campo sportivo che cinematografico con una carriera piena di riconoscimenti, ma anche un po’ di amarezza per non essere considerato nel Bel Paese quanto avrebbe meritato: “In Italia io e Terence Hill semplicemente non esistiamo nonostante la grande popolarità che abbiamo anche oggi tra i bambini e i più giovani. Non ci hanno mai dato un premio, non ci invitano neppure ai festival”.
Una curiosità, Carlo scelse da solo il suo nome d’arte: Bud come la sua birra preferita e Spencer come il suo attore preferito, Spencer Tracy. Addio Bud, ci mancheranno il tuo sorriso e i tuoi pugni e le grandi abbuffate dei tuoi film!
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