In una recente intervista, Roland Emmerich, si è scagliato contro i film supereroistici, dichiarandosi disgustato all’idea che i suoi lavori possano essere associati a dei simil-cinecomic. Non ha risparmiato nemmeno i grandi blockbuster.
Il regista, in una intervista al The Guardian si è lasciato andare a critiche contro la macchina dei franchise di Hollywood e i film a base di supereroi, dichiarando: “Se pensate al mercato dell’abbigliamento, dove sono finite le piccole boutique? Esistono ancora, ma sono poche. Poi dominano i grossi franchise, come Gap. Ogni brand di moda deve diventare un franchise, oppure non sopravvive. A un certo punto, il sistema potrebbe collassare. Successe negli anni 60. Tutte le produzioni dei grandi studi cominciarono a fallire una dopo l’altra, poi un piccolo film come Easy Rider divenne il successo dell’anno. Potrebbe ricapitare”. “Quando vedete i miei film, è sempre l’uomo qualunque che diventa un eroe improbabile. In tanti film Marvel mostrano queste persone con costumi buffi, che corrono in giro. Non mi piacciono le persone coi mantelli. Uno che si mette una tuta da supereroe e vola lo trovo stupido. Proprio non lo capisco. Sono cresciuto in Germania, sarà per quello.”
Rolan Emmerich, è riconosciuto in tutto il mondo come il regista dei disaster movie, come “The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo”, “Independence Day” o “2012”, tutti da lui diretti, che si basano sull’impiego di una moltitudine di effetti speciali. Sarà presto nelle sale con Independence Day: Rigenerazione, sequel dell’Independence Day con Will Smith, che nel 1996 contribuì alla creazione del blockbuster contemporaneo. Ecco la trama di “Rigenerazione”: venti anni dopo gli eventi narrati nel primo film, l’Umanità sviluppa le difese del pianeta utilizzando la tecnologia aliena recuperata da ciò che resta delle navi nemiche. Tuttavia, gli alieni sono stati in grado di inviare un segnale di soccorso prima della loro definitiva sconfitta. Ciò si tradurrà in una nuova invasione senza precedenti. La specie umana ancora una volta in pericolo e solo il coraggio di un manipolo di uomini potrà salvare il mondo dall’estinzione.
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