Questa sera al Palace Theatre di Londra andrà in scena Harry Potter and the cursed child, lo spettacolo teatrale basato sulla saga del maghetto. Molte sono state le polemiche per la scelta di Hermione.
L’attrice Noma Dumezweni, questa sera interpreterà Hermione al Palace Theatre di Londra nello spettacolo Harry Potter and the cursed child. Qualche giorno fa la sua foto ha suscitato parecchie polemiche, questo perché l’attrice è di colore. La risposta della Rowling autrice della saga non si è fatta attendere: “Un branco di razzisti“. Così la scrittrice ha definito chi si è scandalizzato per la scelta dell’attrice.
La Rowling, fin dall’inizio, aveva dichiarato di non aver mai specificato, nei libri della saga, l’etnia di Hermione. Ora però, sull’onda delle polemiche nate dopo la pubblicazione delle foto del cast, la scrittrice ha deciso di intervenire in maniera piuttosto dura sulla vicenda e in una intervista all’Observer non ha usato mezzi termini: “Un branco di razzisti mi ha detto che, visto che Hermione è sbiancata, cioè ha perso colore dopo uno shock, non può che essere una donna bianca. Una cosa che io ho molta difficoltà a capire. Ma ho deciso di non agitarmi troppo e di ribadire con fermezza che Hermione può essere una donna di colore con la mia assoluta benedizione e tutto il mio entusiasmo“.
Dalla parte della Rowling si è schierato anche il regista dello spettacolo John Tiffany: “E’ scioccante constatare come le gente non riesca a vedere una persona non bianca nei panni dell’eroina di una storia“.
La storia dello spettacolo riparte 19 anni dopo la conclusione dell’ultimo libro della saga. Nel cast dei Potter compaiono Jamie Parker nei panni di Harry, Sam Clemmett in quelli dell’adolescente Albus e Poppy Miller che interpreterà Ginny. Per quanto riguarda i Weasley-Granger, Paul Thornley sarà Ron Weasley, la citata Noma Dumezweni interpreterà sua moglie, Hermione Granger, e infine Cherrelle Skeete vestirà i panni della loro figlia Rose. Dopo le anteprime, lo spettacolo debutterà il 30 luglio al Palace Theatre di Londra.
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