La quarta stagione di Arrow giunge al suo epilogo con lo scontro decisivo tra Oliver e Darhk, ma è una puntata in cui tutti devono affrontare i propri demoni
Giungono al termine le avventure di Arrow che in questa quarta stagione ha esaltato gli appassionati raccontando la sfida contro il migliore dei villain fin qui proposti: Damien Darhk. La prima parte del ciclo è stato senza dubbio sorprendente e ha alzato il livello qualitativo del telefilm in modo significativo. Non si può dire, purtroppo, la stessa cosa per le ultime puntate. Dalla tragica morte di Laurel, pare che le idee siano venute un po’ meno e questo finale non fa eccezione. L’episodio in sé regge abbastanza, ma non c’è nessun colpo di scena degno di nota, né momenti indimenticabili. Perfino la storia d’amore tra Oliver e Felicity, troncata per evidenti problemi, non ha scossoni, nonostante la speranza di milioni di fan che avrebbero voluto una riconciliazione (e qualcuno l’ha vista perfino nella scena finale).
Ma andiamo con ordine, il piano diabolico di Darhk procede a gonfie vele perché l’uomo s’impossessa del portatile di Felicity (salvata da Thea che minaccia la figlia del villain) e lancia i missili nucleari dando il via alla distruzione della Terra. Il team di Freccia verde pare quasi rassegnato, non riuscendo né a fermare le bombe, né lo stregone, sempre più potente. L’idea giusta la ha Curtis, che sprona Oliver a ritrovare la speranza e soprattutto donarla ai cittadini di Star City, nel panico. L’ex candidato sindaco quindi sale sul tettuccio di un taxi e calma la folla con uno dei soliti discorsi colmi di retorica (è stata quasi più convincente Supergirl), ma non solo, perché la forza donata dagli abitanti della città permette a Freccia Verde di contrastare la magia dell’avversario e giocarsela ad armi pari.
E i missili? Migliaia di atomiche stanno per distruggere il pianeta, ma la premiata coppia Felicity/Curtis trova la chiave per disinnescare le cariche e salvare la situazione. Un po’ troppo facile, ma tant’è, in pochi si aspettavano altro. Con l’ordine ristabilito, i nostri eroi si dividono, stanchi (come il pubblico forse) delle avventure e ognuno con scheletri nell’armadio da mettere a posto o quantomeno con cui imparare a convivere. Gli unici che rimangono sono proprio Oliver, ormai sindaco ad honorem, e Felicity, che non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua postazione. Come detto, non ci sono grossi scossoni neppure nel loro rapporto anche se l’occasione (e più di una) c’è stata. E infine niente cliffangher verso la quinta stagione, se non la debole consapevolezza del nuovo ruolo preso alla luce del sole dall’ormai maturo Oliver. Un po’ di amaro in bocca a dire il vero, ma forse la colpa maggiore degli autori è stata quella di abituare troppo bene gli appassionati nella prima parte dell’anno.
Infine, se ve le fosse perse, ecco le recensioni delle puntate di questa stagione:
4×01
4×02
4×03
4×04
4×05
4×06
4×07
4×08
4×09
4×10
4×11
4×12
4×13
4×14
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4×20
4×21
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