Il regista spagnolo Pedro Almodòvar oggi torna sulla Croisette con il suo film Julieta. Ma non è l’unico regista interessante di oggi. Ecco tutti i film presentati nella 7 giornata del Festival di Cannes.
Pedro Almodòvar, il regista delle donne, delle esistenze irrequiete e delle nevrosi. Torna al Festival di Cannes molto diverso dal suo genere, Julieta. Nel cast le attrici Emma Suarèz, Adriana Ugarte e uno dei volti più interessanti del cinema di Almodóvar, la star Rossy De Palma. La sceneggiatura del film è stata scritta dallo stesso Almodóvar in collaborazione con la scrittrice Alice Munro. La pellicola racconta la storia di Julieta un professoressa di 50 anni che è stata abbandonata dalla figlia Antia. In una lettera la donna cerca di spiegare alla ragazza tutto quello che le ha nascosto, ma al termine della scrittura non sa però dove inviare la sua confessione. Sua figlia l’ha lasciata appena diciottenne, e negli ultimi dodici anni Julieta non ha più avuto sue notizie.
Sul red carpet di Cannes arriva anche la protagonista di Twilight Saga, Kristen Stewart per presentare Personal Shopper di Olivier Assayas. Un thriller soprannaturale dove l’attrice interpreta Maureen, una giovane americana che a Parigi si mantiene lavorando come personal shopper della celebrità Kyra. Inoltre, Maureen ha la capacità psichica di comunicare con gli spiriti dei morti, come quello del fratello gemello Lewis, da poco defunto. Ben presto, comincia a ricevere messaggi ambigui provenienti da una spirito sconosciuto.
Fuori concorso il film francese, La Forêt de Quinconces di Grégoire Leprince-Ringuet. Il regista è al suo debutto con la regia, prima era sempre stato un attore. Si tratta di un dramma romantico con Pauline Caupenne e Amandine Truffy che racconta la storia travagliata di due amanti.
Nella sezione, Un Certain Regard arriva Captain Fantastic di Matt Ross. L’attore che interpreta il personaggio di Charles Montgomery nella prima e nella quinta stagione di American Horror Story dirige un dramma con protagonista Viggo Mortensen e già presentato al Sundance Film Festival a fine gennaio 2016. Si tratta della seconda volta per il regista con un lungometraggio dopo la prova del 2012 di 28 Hotel Rooms. La pellicola racconta di un padre di sei figli che decide di educare i ragazzi con delle dure regole fuori dal mondo, in una foresta, ma sarà costretto a lasciare il proprio paradiso e misurarsi con il mondo.
Nella Quinzaine des réalisateurs, un nome italiano: Fiore di Claudio Giovannesi. Il dramma di un amore giovanile vissuto all’interno del carcere diretto dal regista premiato al Festival di Roma per Alì ha gli occhi azzurri. Nel cast la semi esordiente Daphne Scoccia e Valerio Mastandrea. La storia si svolge in un Carcere minorile. Daphne, detenuta per rapina, si innamora di Josh, anche lui giovane rapinatore. In carcere i maschi e le femmine non si possono incontrare e l’amore è vietato: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine.
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Photo Credits: Twitter
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