Episodio intenso ma interlocutorio che mostra le differenze tra i due gruppi e il cammino di Carol e Maggie
A tre puntate dalla fine della sesta stagione, The Walking Dead abbassa nuovamente i toni dosando i colpi di scena e proponendo un episodio incentrato su Maggie (Lauren Cohan) e Carol (Melissa McBride) per mostrare come all’interno del gruppo stiano cambiando mentalità e dinamiche dei singoli. In The Same Boat i riflettori sono puntati sui Saviors, con Negan ancora una volta grande assente nonostante sia il personaggio più atteso. A questo punto, probabile apparirà solo nel season finale, anche se a molti appassionati questa scelta non pare andare a genio. Dopotutto è stato nominato per la prima volta nel corso del finale di metà stagione e rimandare ulteriormente pare sia solo per allungare i tempi (LEGGI ANCHE: CHI È L’ATTORE CHE INTERPRETA NEGAN?).
Detto questo, in questa puntata comunque emotivamente difficile da digerire è messo in evidenza ancora una volta il fatto che in un mondo dove l’unica cosa che conta è la sopravvivenza, l’etica viene messa da parte con sempre più facilità. E questo rende il concetto di buoni e cattivi atrocemente sottile. Lo sapevamo già a questo punto, ma sottolinearlo non gusta. Al massimo annoia un po’. Di buono c’è che prosegue con intensità il cammino delle due protagoniste: Carol, che ormai può coprire qualsiasi ruolo da leader a esecutrice (anche se il momento di rottura pare vicino), e soprattutto Maggie, che smessi i panni della piagnucolosa vittima delle scorse stagioni ormai sta acquistando sempre più spazio e importanza (LEGGI ANCHE: LA RECENSIONE DELL’EPISODIO 6×11).
Eppure messo a paragone con quello del misterioso Negan, il gruppo di Rick pare un insieme di individui che sono insieme solo per paura di essere soli (e con la consapevolezza che in un mondo popolato da zombi chi è solo non sopravvive). Da questo punto di vista la frase “We are all Negan“, fa capire più di mille parole che i Saviors hanno accettato il modo in cui le cose sono andate e si sono adeguati a questo anche a discapito della propria individualità e dei propri trascorsi prima del virus. La scelta di non mostrare Negan ancora diventa così un modo per far capire ai telespettatori quanto i suoi uomini siano legati a lui e quanto siano disposti a sacrificarsi nel suo nome. Sicuri che i nostri farebbero lo stesso per Rick? Probabilmente lo scopriremo proprio nel season finale, il più cupo e drammatico dell’intera serie a quanto ha anticipato l’attore protagonista (LEGGI ANCHE: LE PAROLE DI ANDREW LINCLN SUL FINALE DI STAGIONE).
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