Esperimento riuscito. E la Rai gongola. Sì, perché la fiction Il Paradiso delle signore, ambientata negli anni Cinquanta, ha registrato ottimi ascolti episodio dopo episodio, share sempre superiore al 20 per cento. E il finale, andato in onda lo scorso 26 gennaio, ha raggiunto picchi del 30 per cento. Di conseguenza, si va avanti. Ovvio. Il direttore di Rai Fiction Tinny Andreatta ha ufficializzato la messa in produzione della seconda stagione. E il pubblico è contento. Ma con riserva. Già, perché se l’evoluzione di tutti i personaggi è stato seguita con grande partecipazione, la chiusura ha lasciato tutti di stucco. E insoddisfatti. Perché va bene il finale aperto, ma esagerare no. E si ha avuto proprio questa sensazione, invece. Insieme a un’altra. Il pensiero comune, cioè, è che proprio volgendo al termine la vicenda abbia improvvisamente e repentinamente cambiato connotazione. Respiro. Addirittura qualcuno ipotizza che siano mutati gli sceneggiatori, le penne. Altri identificano il tutto come un’inutile forzatura.
“La sensazione – scrive una signora su Facebook – che ho avuto io è di uno ‘scollamento’ rispetto alle altre puntate. Come se avessero deciso di modificare l’ultima puntata dopo aver visto il successo che stava riscuotendo la serie. È solo una sensazione ovviamente, ma più ci penso e più me ne convinco. Peccato perché era stata perfetta fino alla penultima puntata… Hanno voluto mettere troppa carne sul fuoco ed il risultato è stato una puntata troppo piena di avvenimenti ed anche di forzature… Un finale che non è un finale. Veramente peccato“.
Si critica il fatto che, dopo tanti difficoltà superate, Pietro (Giuseppe Zeno) non voglia ufficializzare la storia con Teresa (Giusy Buscemi) e continui a comportarsi come se fosse clandestina. E in più pare quasi stia per diventare una specie di delinquente. Si critica l’ultimissima scena, quella in cui in mezzo alla strada appare la moglie di Pietro ma non viene neppure mostrato il suo volto. Si critica il modo in cui è naufragata la relazione fra Anna (Giulia Vecchio) e Quinto (Cristiano Caccamo; lei rinuncia all’amore per inseguire ancora il sogno di “sistemarsi”, possibile?), si sperava in risvolti più positivi per Clara (Christiane Filangieri), che alla fine non è mica cattiva ma soltanto tanto sola e affamata d’amore. Insomma, il malcontento serpeggia insieme a una buona dose di delusione. Ma guardiamo gli aspetti positivi: c’è così tanta carne al fuoco che il secondo capitolo può risultare anche più appetitoso del primo. E, comunque, quegli ottimi numeri restano…
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