Prende il via domenica 27 dicembre e andrà avanti per un totale di 13 serate (26 episodi da 50 minuti ciascuno) Tutto può succedere, nuova serie family che racconta la vita della famiglia Ferraro. E’ il primo remake di una serie tv statunitense realizzato per Raiuno: si tratta, infatti, dell’adattamento di Parenthood, creata da Jason Katims e andata in onda con grande successo sulla Nbc per circa cinque anni. “L’ambientazione italiana – si legge nella nota di presentazione – ha richiesto una importante riscrittura della serie, che mantiene la forza, il ritmo e la modernità dell’originale serie americana, grazie anche a un cast di attori straordinari e alla regia di Lucio Pellegrini“. Cast composto da Pietro Sermonti, Maya Sansa, Ana Caterina Morariu, Alessandro Tiberi, Camilla Filippi, Fabio Ghidoni, Licia Maglietta e Giorgio Colangeli.
Una famiglia ampia, quella dei Ferraro. Composta da quattro fratelli (due uomini e due donne) parecchio diversi tra loro, dai due genitori e dai figli/nipoti, bambini e adolescenti. Poi c’è una grande casa con giardino alle porte di Roma, dove tutti si ritrovano per raccontarsi e confrontarsi: “un luogo dove litigare, ridere, piangere, amare, odiare“. La fiction racconta la loro quotidianità, e “quotidianità non vuol dire mancanza di sorprese, colpi di scena, sconvolgimenti“. Sermonti è Alessandro, sposato con Cristina (Camilla Filippi); il saggio della famiglia, il fratellone a cui si confidano i segreti, si chiedono abbracci e parole buone: “Le sue giornate volano via tra gli impegni di lavoro, le grane dei fratelli e soprattutto la complessa gestione dei due figli: Federica, che non accetta più il ruolo dell’adolescente modello, e il piccolo Massimiliano, affetto dalla sindrome di Asperger“. Ma Alessandro non crolla mai. O quasi. E’ quello che più somiglia al padre Ettore, pare davvero impermeabile a qualsiasi debolezza, si è laureato in Economia ed “è responsabile della contabilità presso un’impresa d’abbigliamento sportivo; ha comprato una casa a pochi chilometri da suo padre, perché come lui ama gli sport e l’aria aperta; ha sposato una donna bella e dedita alla famiglia; ha avuto due figli e ha voluto che la sua casa avesse due piani e un giardino. Gli piace invitare a cena i fratelli e i nipoti come fa suo padre. Con Ettore, inoltre, Alessandro condivide un certo ottimismo di fondo, l’idea che le cose alla fine andranno sempre bene; e poi un grande attaccamento alla famiglia, e un certo latente maschilismo, da cui prima o poi dovrà liberarsi (in questo lo aiuterà sua figlia Federica, di cui è morbosamente geloso)“. La vita lo sorprenderà.
La Sansa veste i panni di Sara, la scapestrata della famiglia, ribelle e insofferente alle regole. Ha lasciato la famiglia quand’era giovanissima ma si ritrova costretta a fare marcia indietro, dopo essere stata lasciata dal compagno Elia. Torna dunque nella casa dei genitori insieme ad Ambra e Denis, i figli adolescenti, “e la sua vita, sia professionale che sentimentale, sarà tutta da ricostruire“. La Morariu presta corpo e volto a Giulia, terza dei fratelli Ferraro, completamente diversa da Sara: “è un avvocato di successo con la passione per lo shopping. Ha trentasei anni ed “è quella, fra tutti, che si è allontanata di più dai genitori: bella, elegante, più ricca degli altri fratelli, vive in uno dei condomini più moderni di Roma, sull’Ostiense“. È sposata con Luca (Fabio Ghidoni), avvocato come lei ma disoccupato, e ha una figlia di tre anni, Matilde, con cui passa pochissimo tempo a causa dei troppi impegni professionali. Il rapporto con la piccola va peggiorando, le sue assenze provocano crescenti tensioni in famiglia, ma gli equilibri sembreranno ricomporsi nel momento in cui Luca troverà un posto di lavoro.
Poi c’è Carlo, ovvero Alessandro Tiberi. L’ultimo. Il classico Peter Pan. Ha 33 anni ma vive come se non fosse mai andato oltre i 25. “La sua casa è un barcone sul Tevere sopra al suo locale, il Major Tom, dove organizza concerti, e si prende poco sul serio. Non vuole figli, né responsabilità. E d’altra parte è considerato il “piccolo” di casa che tutti hanno sempre cercato di proteggere. E’ ingenuo, un po’ irresponsabile, vagamente bohèmien, del tutto incapace di invidia o superbia. Ama la musica e suona il piano e la chitarra“. Carlo dorme sempre fino a mezzogiorno, ha la stessa vita sregolata degli artisti. Il destino, però, lo metterà dinanzi a una grossa sorpresa. Scoprirà infatti di avere un figlio di cinque anni, Robe, frutto di una notte di passione con una violinista.
Infine i genitori. Papà Ettore è interpretato da Colangeli, è una presenza piuttosto ingombrante ed è un uomo che, grazie alla sua determinazione, ha avuto tutto ciò che desiderava: “è nato in provincia, al nord, ma la provincia gli stava stretta e a diciotto anni ha inseguito la sua passione: le moto. Ha partecipato a decine di gran premi, qualcuno l’ha anche vinto, ha girato il mondo con la sua compagna (che qualche anno dopo è diventata sua moglie) e prima di ritirarsi ha fatto in tempo a correre la prima edizione della Parigi-Dakar“. Ha aperto un’autofficina e lavorato finché ne aveva voglia. Adesso ha 70 anni e l’incrollabile certezza che nella vita, per riuscire, basta rimboccarsi le maniche.
Licia Maglietta è Emma Ferraro, classe 1947, donna ancora bella e giovanile, soprattutto molto dolce. Con Ettore ha vissuto moltissimi periodi intensi e soddisfacenti, “l’ha seguito in giro per l’Europa, quando lui correva i gran premi e rischiava la vita e lei lo guardava dagli spalti, col cuore in gola e piena di ammirazione“. Hanno scelto insieme la casa a Fiumicino e lei ha cresciuti i quattro figli da sole, senza mai chiedere nulla, quasi dimenticandosi di se stessa e dei suoi desideri: “Ha fatto una scelta e l’ha seguita fino in fondo“.
Foto by Facebook