Non essere cattivo, l’ultimo film di Carlo Caligari non è riuscito a entrare nella lista dei nove film candidati all’Oscar, per il titolo di Miglior film straniero. Nonostante gli apprezzamenti della critica, la storia dei due emarginati della Ostia degli anni Novanta è stata esclusa. Forse il soggetto non era in sintonia con i racconti vicini all’immaginario cinematografico hollywoodiano che predilige sviluppi narrativi più lineari e di facile lettura. Come dimostrano alcuni titoli dei film stranieri, che sono stati selezionati: Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Von Dormael, una commedia sulla vita e sopratutto sulla religione.
Per la Francia troviamo Mustang della regista turca Deniz Gamze Erguven, storia tutta al femminile di cinque sorelle che lottano per liberarsi da un’educazione arcaica. Per la Germania, in gara per l’Oscar, Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli, film ispirato a una storia vera degli anni Cinquanta e alla lotta contro chi voleva cancellare la memoria dell’Olocausto. Il tema della Shoa è anche nel Il figlio di Saul, dell’esordiente ungherese Laszlo Nemes. L’Italia può consolarsi con il film tedesco, visto che il regista è l’italiano Ricciarelli. Magra ricompensa per il nostro Paese che sperava nella nomination di Non essere cattivo e magari di conquistare la prestigiosa statuetta, come è successo nel 2013 per La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino. Questa la short list dei film stranieri candidati all’Oscar.
El abrazo de la serpiente di Ciro Guerra(Colombia)
A War di Tobias Lindholm (Danimarca)
The Fencer di Klaus Härö (Finlandia)
Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael (Belgio)
Mustang di Deniz Gamze Erguven (Francia)
Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli (Germania)
Il figlio di Saul di László Nemes (Ungheria)
Viva di Paddy Breathnach (Irlanda)
Theeb di Naji Abu Nowar (Giordania).
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