“Chewbe, siamo a casa“. La battuta di Harrison Ford, con cui terminava il primo emozionante trailer di Star War: Il risveglio della Forza, è anche il miglior riassunto possibile delle emozioni che accompagnano la visione del kolossal e la sbronza del dopo spettacolo. Sì, perché si ha davvero l’impressione di essere tornati nella propria abitazione, dalla propria famiglia, al calduccio rassicurante tra le braccia di chi si vuol bene. Guerre stellari è tornato e noi siamo tornati bambini con lui. E si deve ringraziare J. J. Abrams, il quale era già riuscito a risollevare una saga decennale in grosso calo come Star Trek. In quel caso il regista ha optato per ricostruire la storia dalle radici con significativi cambiamenti, ma per Star Wars la sua missione era ancora più difficile: doveva far dimenticare l’insuccesso della seconda trilogia e allo stesso tempo conquistare nuovi spettatori e accontentare i fan di vecchia data. Una vera impresa che l’autore di Lost riesce a portare a compimento al 100%.
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La soluzione trovata è forse quella più facile e senza dubbio ad alcuni darà l’impressione di un furbo stratagemma, ovvero ricalcare la trama del primo, storico film, finendo per realizzare una sorta di remake (anche se con significativi rovesciamenti che è meglio non rivelare per non far spoiler). Il più grande difetto è però anche il più grande pregio. Perché è innegabile che l’impressione che si ha è di trovarsi di fronte a un clone del primo film, quell’Episodio IV datato 1977 che ha dato il via alla saga fantascientifica in grado di cambiare il mondo del cinema e di appassionare generazioni su generazioni, ma è anche vero che era proprio quello di cui aveva bisogno la saga per far innamorare di nuovo (o per la prima volta) gli spettatori.
Per il suo Episodio VII J. J. Abrams quindi sceglie la strada senza rischi, e in effetti è davvero difficile che il film possa non piacere. Ci sono effetti speciali davvero di ottimo livello, così come un 3D molto conivolgente. Ci sono scene emozionanti e grossi colpi di scena. Ci si commuove e vien voglia di applaudire in più di una occasione. L’unica nota stonata è forse la colonna sonora, mai d’impatto come la classica, e anche per questo sono relativamente pochi i punti di grande epicità. Il cast, invece, è semplicemente perfetto. Daisy Ridley e John Boyega bucano lo schermo, la prima con sguardi di una dolcezza infinita alternati a espressioni da vera badass, il secondo con la sua umanità e le battutine sempre pronte. L’unico a sovrastarli è Harrison Ford, ma anche in questo coso: come dubitarne. Monumentale in ogni piccola espressione, riesce a commuovere ed esaltare tutti solo entrando in scena.
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Il film diverte e funziona, lasciando la curiosità di vedere come andrà avanti. È vero che si sarebbe potuto correre qualche rischio in più apportando magari qualche innovazione maggiore alla trama, ma l’impressione che si ha è che si sia voluto conquistare il pubblico in tutta sicurezza per poi spiazzarlo nei prossimi capitoli. La grande attesa per l’Episodio VIII (ecco i primi rumors), che uscirà tra due anni, è già iniziata quindi. Non rimane che vedere quali record riuscirà a infrangere al box office, che intanto in Italia ha segnato nel primo giorno di rilascio ben 1 milione e 810mila euro.
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