Maya Sansa, Pietro Sermonti, Camilla Filippi. Ma anche Ana Caterina Morariu, Alessandro Tiberi, Giorgio Colangeli, Fabio Ghidoni, Licia Maglietta: è ricco il cast di Tutto può succedere, nuova fiction Rai che debutterà in prima serata sulla Rete ammiraglia il prossimo 27 dicembre. In pieno periodo natalizio, dunque. E la collocazione temporale è perfetta, dal momento che si racconta la storia di una famiglia. Numerosa. E anche parecchio incasinata. Stiamo parlando della famiglia Ferraro, per l’esattezza.
Tutto più succedere è il remake in salsa italiana della serie tv Parenthood, a sua volta trasposizione dell’omonima pellicola Parenti, amici e tanti guai di Ron Howard del 1989. “Ci siamo subito innamorati di Parenthood – ha dichiarato Riccardo Tozzi di Cattleya, che produce – e l’abbiamo ritenuta perfettamente adattabile alla realtà italiana, in cui da sempre il concetto di famiglia e le sue costanti dinamiche di odio-amore sono il principale motore sociale“. Ci sono due nonni, ovvero Colangeli e la Maglietta. C’è una figlia che ancora vive con loro, Maya Sansa. Il fratello, Alessandro (Sermonti), è un tipo molto serio. Ha a sua volta una figlia e un figlio colpito dal morbo di Asperger. Un altro fratello, che ha il volto di Tiberi, è “affetto” dalla sindrome di Peter Pan. E all’improvviso vede piombare a casa sua un’ex fidanzata con un figlio di sei anni che dovrebbe essere suo.
Le riprese sono state realizzate nell’arco della primavera e dell’estate appena trascorse. Saranno in tutto tredici episodi da cento minuti ciascuno, la regia è di Lucio Pellegrini e Alessandro Angelini mentre la sceneggiatura è firmata da Filippo Gravino, Guido Iuculano e Michele Pellegrini.
Un valore aggiunto? Beh, i Negramaro e Raphael Gualazzi sono interpreti rispettivamente della sigla di testa e della sigla di coda. La band capitanata da Giuliano Sangiorgi dà vita e vibrazioni a un brano composto da Paolo Buonvino (musica) e dallo stesso Sangiorgi (parole).
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