In fondo al bosco è il nuovo film di Stefano Lodovichi, a metà tra il noir e il thriller (con qualche punta di horror), che arriverà in sala il 19 novembre prossimo. Protagonisti sono Filippo Nigro e Camilla Filippi e fanno parte del cast anche Teo Achille Caprio, Giovanni Vettorazzo, Stefano Detassis, Maria Vittoria Barrella, Roberto Gudese, Luca Filippi e Alessandro Corabi. Il film, prodotto da Sky con Onemore, è il primo lungometraggio della pay tv distribuito al cinema grazie a Notorious.
Ambientato tra le montagne del Trentino, in Val di Fassa, tra i paesi di Tamion e Soraperra, i boschi di Alba lungo il torrente Alvisio e Pera, il film trae ispirazione dalla cronaca. La storia è quella di Tommaso, un bambino di 4 anni che durante una festa di paese scompare. Dopo 5 anni un bimbo senza identità di circa 9 anni viene ritrovato e il test del dna svela proprio che è proprio Tommaso. L’avvenimento scagiona finalmente il padre, che da subito era stato accusato della sua sparizione, ma il tempo trascorso lontano da casa ha inevitabilmente cambiato il piccolo e anche i suoi genitori.
“C’è un filo rosso che unisce tutto quello che ho fatto, perfino i miei cortometraggi – ha detto il regista durante la presentazione alla stampa – il rapporto padre-figlio. Io non sono genitore, quindi il mio punto di vista è quello di un figlio, in altre parole è ad altezza bambino”. Lodovichi, ha poi aggiunto che in In fondo al bosco ci sono anche chiari riferimenti a pellicole che lo hanno influenzato da bambino: per esempio E.T. L’extra-terrestre, ho pensato a E.T. che guardava il mondo intorno a lui, in particolare gli adulti, dal basso. “Questa volta – ha poi concluso – nell’analisi dei rapporti fra i genitori e i figli, mi interessava raccontare cosa succede quando si crea una grande assenza“.
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