Dopo la precedente puntata quasi del tutto a sé stante (leggi la recensione su Velvet Cinema), Agents of S.H.I.E.L.D. torna con prepotenza sulle principali storyline con Daisy (Chloe Bennet) che tenta di salvare e reclutare gli inumani, indagando anche sulla misteriosa figura del terribile Lash, e Coulson (Clark Gregg) che intende farla pagare cara a Ward (Brett Dalton), nuovo capo dell’Hydra e mandante dell’attentato ai danni del dottor Andrew Garner (Blair Underwood). Iniziamo subito col dire che per fortuna lo psicologo ed ex (ma lo è davvero?) di May (Ming-Na Wen) è sopravvissuto miracolosamente all’esplosione nel negozio dove è stato braccato dagli uomini di Ward. Questo dramma sfiorato da un parte porta a una rottura tra Hunter (Nick Blood) e May, che gli dà la colpa di quanto accaduto in modo magari poco lucido, dall’altra conduce l’esperta combattente nuovamente nella squadra dello Shield: “I’m Back“.
Mentre Daisy rivela al direttore Coulson la sua ipotesi secondo cui Lash si nasconde in realtà tra i membri della Ucma, May recluta alla sua maniera Bobbi Morse (Adrianne Palicki), ovvero testandola in combattimento per dimostrarle di essere pronta a tornare in azione, e insieme a lei si mette alla ricerca del giovane Von Struker, che intanto chiede aiuto a un nuovo misterioso villain (Powers Boothe), ex collega del padre. Sempre gustosi i siparietti tra Coulson e Rosalind (quanto manca a vederli insieme sul serio?), ma è Hunter a essere irresistibile in questo episodio. Messo in panchina dal direttore, cerca di rendersi utile in tutti i modi, ma viene regolarmente cacciato, perfino da Fitz, finché non riesce a convincere Daisy a utilizzarlo come guidatore nella sua caccia all’inumano, che potrebbe essere Banks, secondo in comando di Rosalind. Inutile dire che il suo “entusiasmo” sarà solo d’intralcio (almeno inizialmente), come il suo piccolo problema a gestire la rabbia.
Un fraintendimento porta Daisy a decidere di troncare una volta la collaborazione con la società segreta governativa e vedere Coulson implicato le fa sorgere dubbi anche sulla sua partnership con lo Shield. Non è certo così che intende aiutare gli inumani. Ma non sa che in realtà Rosalind intende solo far dormire i “pazienti” finché non si sarà trovata una cura, quello che non è stato possibile fare col marito anni prima. Arriva però il momento più atteso, quello che riguarda l’identità di Lash, l’inumano a caccia di altri della sua specie. È Von Strukcer a rivelarla a May, raccontandole quanto accaduto durante l’imboscata: si tratta proprio di Andrew (menzione particolare all’attore e agli effetti speciali). E chi se lo aspettava? C’è da dire che questa stagione continua a sorprendere.
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