Siamo solo al terzo episodio è vero, ma non si può non sottolineare nuovamente il salto di qualità di Arrow, che continua a sorprendere per intensità e mancanza di effettivi punti morti, suo tallone d’Achille in passato. Le trame parallele di questa puntata scorrono veloci e appassionanti, ma soprattutto aprono nuove strade da seguire. Tre storyline e altrettanti differenti luoghi ovvero Star City, dove operano Green Arrow (Stephen Amell), Diggle (David Ramsey) e Felicity (Emily Bett Rickards), il Nanda Parbat, con Thea (Willa Holland) e Laurel (Katie Cassidy) alla corte di Malcolm / Ra’s al Goul (John Barrowman) e l’isola di Lian Yu per i flashback. La terza è quella meno importante anche se nell’evoluzione degli avvenimenti non mancheranno i colpi di scena. Meglio concentrarsi sulle prime due.
Premiata ancora una volta la scelta del villain di turno, o meglio dell’attore che lo interpreta. Se Neal McDonough alias Damien Darhk riesce a convincere tutti ogni volta che entra in scena, anche JR Bourne (volto noto e amato del piccolo schermo soprattutto grazie a Teen Wolf) non è da meno e riesce a dare spessore al suo Double Down come i fan si auguravano. Esattamente come nei fumetti l’uomo è in grado di controllare le carte, staccarle dal suo corpo e dirigerne i movimenti, utilizzandole come lame affilate per tagliare gli oggetti o i nemici. Un metaumano? Sì, come è subito messo in chiaro da Felicity riferendosi a una chiacchierata col suo amico Cisco di Flash (sempre gustosi i riferimenti alla serie gemella). Ed è proprio Miss Smoak la vera protagonista della puntata: fa la voce grossa imponendo a Oliver e Diggle di far pace per evitare di rischiare la vita, ma tira anche fuori le unghie quando si tratta di affrontare i nemici. In più sono sempre divertenti i suoi scambi di battute con il giovane scienziato Curts (Echo Kellum) che lavora per lei e che diverrà poi Mr. Terrific.
Per quanto riguarda il rapporto tra l’arciere verde, quale miglior modo per riguadagnarsi la fiducia del suo amici se non in azione? Forse è un po’ troppo semplice, o almeno sembra a dirlo così. Ma in realtà, ed è merito di una sceneggiatura più curata rispetto alle scorse stagioni, l’evolversi del loro rapporto risulta convincente, anche nel perdono finale di Diggle in nome di un nuovo inizio. In passato si sarebbe risolto in una puntata dando per scontati stati d’animo che invece sono emersi, eccome, in questi primi episodi e siamo sicuri non mancheranno di avere ripercussioni anche in futuro. Funziona molto bene anche la vicenda sul Nanda Parbat, con Thea che vuol scoprire cosa le sta succedendo e Laurel che invece intende far resuscitare la sorella sara nonostante tutti la avvertano di non farlo. Era da mesi che i telepettatori aspettavano l’agognata rinascita di Sara Lance e, finalmente, è avvenuta. Anche in questo caso assolutamente convincente la spiegazione degli effetti collaterali del Pozzo di Lazzaro, mentre sarà da vedere come procederà il recupero della ragazza appena tornata in vita (ma sappiamo che ci sarà John Constantine a dare una mano tra un paio di puntate).
Da questo bellissimo episodio si aprono molte nuove narrazioni: da quella legata alla personale ricerca di Diggle sui motivi dell’uccisione del fratello a quella che vedrà una nuova coppia d’amici all’azione, Felicity e Curtis. E poi, ovviamente, la terza legata a Sara che proseguirà come sappiamo nello spinoff Legends of Tomorrow, che partirà a dicembre durante la pausa invernale di Arrow e Flash. C’è tanta carne sul fuoco insomma e i giochi sono appena iniziati. Meglio di così…
Intanto ecco il promo della prossima puntata, che si preannuncia altrettanto esplosiva:
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