Sono cominciate lo scorso luglio e proseguono a spron battuto le riprese di Quo vado?, nuova commedia diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Checco Zalone, considerato la punta di diamante del listino Medusa 2015-2016: “sarà il film dell’anno“, garantisce l’amministratore delegato Giampaolo Letta. E lui, Luca Medici, nonostante queste enormi aspettative, non soffre di ansia da prestazione. Resta lucido e concentrato. Perché far ridere non è affatto impresa facile, e il fatto che lui ci riesca così bene deriva da un’estrema serietà: pare un paradosso ma è così. Comunque: dopo aver girato in Puglia (per l’esattezza a Conversano) la troupe si è spostata nel Lazio ed è praticamente “nomade”. Molti ciak sono stati battuti al Parco delle Star di Aprilia, in provincia di Latina, dove dimorano circa 100 specie di animali spesso impiegati per produzioni televisive e cinematografiche. Dopo – ad agosto – è stata la volta del parco di Fogliano e del Parco Nazionale del Circeo. A metà settembre hanno allestito un set all’interno dell’oasi protetta di Tor Caldara ad Anzio, provincia di Roma. Pochi giorni fa, invece, Zalone e il resto della troupe sono stati avvistati nell’area naturale di Campaegli a Cervara di Roma, piccolissimo comune che conta meno di mille abitanti. Perché tutto questo… verde? Per esigenze di copione, of course.
In Quo vado? Checco veste i panni di un impiegato dell’Ufficio Caccia e Pesca della provincia di Bari. Come tanti italiani, anche lui deve fare i conti col rischio di perdere il lavoro e affrontare la mobilità. Mobilità che si tramuterà in una vera Odissea, conducendolo prima a Lampedusa, poi in Val di Susa e in Sardegna e infine in Norvegia, poco distante dal Polo Nord. “Da un ufficio a tre metri da casa – ha spiegato Zalone a La Repubblica – affronta un cambio radicale di vita che lo porterà in una cultura totalmente diversa da quella italiana, fatta di gente virtuosa, civile, efficiente, dove il welfare è molto forte. Però sono tutti depressi. E si uccidono. Perché? Lo scoprirete vedendo il film…“.
Nel cast un altro 100% pugliese: Lino Banfi. Lui e Zalone si sono conosciuti nella tenuta di Al Bano e poi “Checco e il regista – ha raccontato lo stesso Banfi – mi hanno chiamato dopo tanto tempo per un cameo, un omaggio alla Puglia. Sul set Zalone e Nunziante facevano tutto il giorno la mia imitazione, conoscono a memoria i miei film. Ci siamo incontrati bene anche come carattere. Ci accomuna la pugliesità, sentire gli odori, la terra“.
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