La nuova moda del piccolo schermo, almeno per quanto riguarda i network americani, è quella di realizzare trasposizioni di successi cinematografici del passato più o meno recente. È stato il caso del recente horror Scream, prodotto da Mtv, e prima ancora della pluripremiata Fargo targata Fx e ispirata al capolavoro dei fratelli Coen. Ad aprire le danze, questa stagione, è il telefilm della Fox Minority Report, sequel dell’omonimo kolossal di fantascienza del 2002 diretto da Steven Spielberg e interpretato da Tom Cruise. Ma ben presto arriveranno anche la serie Limitless e Rush Hour. Funzionano? Per ora sì, anche se la risposta varia da caso a caso ovviamente.
Parlando dello show in questione, l’inizio è stato più fiacco del previsto, così come gli ascolti. E dato che oggigiorno bastano poche puntate per definire il destino di una serie (rinnovo o cancellazione), non deve sorprendere il fatto che già si parla di correre ai ripari. Anche in questo caso, la salvezza passa dalle mani di una star assoluta come Tom Cruise, protagonista del film da cui ha tratto origine la serie, e possibile guest star di una delle prossime puntate. Dato che Steven Spielberg fa parte della catena di produzione, le chance di vedere mister Mission: Impossible sul piccolo schermo sono decisamente alte. E i primi commenti dei telespettatori riguardo questa possibilità sono talmente entusiasti che pare proprio essere una mossa azzeccata.
Per raccontare la trama della serie, si deve necessariamente ricordare il plot da cui è partito (liberamente tratto dal racconto del geniale e visionario scrittore Philip K. Dick). Siamo nel 2054 e un programma governativo all’avanguardia utilizza tre ragazzini cerebralmente dotati per prevedere gli omicidi e arrestare chi li commetterà. Ma c’è un problema che viene tenuto nascosto: le visioni dei Precog non sono sempre precise e in alcuni casi esiste una versione alternativa dello stesso evento e in questa il crimine non viene commesso. Questa versione, prontamente scartata dai fautori del programma, è appunto un “minority report“. Grazie al coraggio di un agente viene a galla questa grana e alla fine del film il programma viene smantellato e i Precog vengono liberati. Ed è proprio da qui che si riprende con il telefilm. È trascorsa una decina di anni dalla chiusura del programma e i ragazzi hanno scelto diverse strade. Agatha vive isolata dalla civiltà, Arthur ha approfittato delle sue capacità precognitive per raggiungere successo e ricchezza, mentre Dash (Stark Sands) cerca di risolvere i crimini ancora prima che vengano commessi da solo, ma ha informazioni solo parziali. Per questo finisce per chiedere aiuto alla onesta detective Vega (Meagan Good). Ed è così che inizia questa loro collaborazione, che ricorda molto (troppo?) da vicino quella della coppia Ichabod-Abbie di Sleepy Hollow.
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