Dopo mesi di anticipazioni, immagini, news, spot e trailer (ecco l’ultimo con la risata di Joker), finalmente il conto alla rovescia sta per concludersi e lunedì 21 settembre farà il suo esordio negli States la seconda stagione di Gotham, la serie incentrata sulle avventure del giovane commissario Gordon nella città che avrà come guardiano il supereroe Batman. Come spesso accade, la prima puntata è stata resa disponibile in Rete con qualche giorno di anticipo e così si può già esprimere un giudizio su questo episodio iniziale tanto a lungo dibattuto e sognato. L’attesa è valsa la pena. La puntata, intitolata Damned if you do (letteralmente “Dannato se lo fai”), funziona a meraviglia dal primo all’ultimo minuto, conducendo i telespettatori in un vortice di piacevole tensione e ambiguità, degno delle premesse.
L’episodio si può dividere in tre parti: la prima è incentrata al giovane Bruce Wayne (David Mazouz), la seconda su Jim Gordon (Benjamin McKenzie) e il Punguino (Robin Lord Taylor) e l’ultima sui villain (vecchi e nuovi). Se quest’ultima rimane quasi completamente isolata dalle altre, il momento più emozionante della puntata è proprio quando le prime due s’incrociano, con un confronto tra il poliziotto e il sempre più maturo rampollo dei Wayne che sbloccherà entrambi, portandoli a compiere delle scelte estreme. Ma andiamo con ordine, evitando di fare grossi spoiler per non rovinare la sorpresa. Il futuro Batman ha scoperto il passaggio segreto del padre e ora solo una porta lo divide dal mistero, ma è pronto ad affrontare quello che ci potrebbe essere dietro o è meglio lasciar perdere come suggerisce il maggiordomo e tutore Alfred (Sean Pertwee)? Un dubbio che va di pari passo con quello altrettanto drammatico di Gordon, costretto a scendere a patti nuovamente col Pinguino per avere la sua vecchia vita indietro (e non solo). Le scelte che faranno non saranno prive di conseguenze.
Capitolo a parte, ma ugualmente interessante, quello dedicato ai villain. Molto convincente e intrigante il nuovo legame tra Jerome (Cameron Monaghan), sempre più simile al Joker che diverrà in futuro, e Barbara (Erin Richards), l’ex di Jim Gordon che ha abbracciato il suo lato più oscuro (divenendo senza dubbio più interessante). I botta e risposta tra i due, rinchiusi ad Arkham, anticipano una storyline parallela che ha come personaggio cardine Theo Galavan (James Frain), un politico e imprenditore che ha in mente un piano diabolico per la città di Gotham. Aiutato dalla bellissima e crudele sorella (Jessica Lucas), sarà lui a dare una nuova missione ai folli prigionieri, ma anche in questo caso non mancheranno le sorprese. Un inizio migliore era difficile prevederlo e per quanto possano sembrare affrettate alcune svolte prese dai personaggi, la bravura degli attori che li interpretano riesce a sopperire alla presunta fretta degli sceneggiatori, prova ancora una volta che uno sguardo può valere più di mille parole.
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