… E al Lido sono arrivati anche Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi. La loro presenza ha forse sorpreso qualcuno, in quanto né la Hunziker né il gentil consorte hanno molto a che vedere con il cinema; la causa, d’altra parte, era più che nobile. Michelle ha infatti partecipato alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia per presentare Ancora un’altra storia, cortometraggio realizzato grazie al sodalizio dell’associazione Doppia Difesa (fondazione creata da lei stessa insieme a Giulia Bongiorno e dedita alla lotta contro la violenza sulle donne e gli abusi sui minori), One More Pictures e Rai Cinema, inserito in una campagna sociale sul tema dell’Alienazione parentale e diretto – ma anche scritto – da Gabriele Pignotta.
Protagoniste di Ancora un’altra storia sono tre coppie di attori formate da Raoul Bova e Andrea Osvart, Rolando Ravello e Chiara Francini, Vinicio Marchioni e Ambra Angiolini; tutti i personaggi si ritrovano alle prese con la separazione e la gestione dei figli. Tre storie proposte sotto forma di altrettanti spot, dunque, il cui tema è però comune. “Quando i genitori si separano – ha commentato la Hunziker – è un sogno che si frantuma per un bambino e quando uno dei due inizia a parlare male dell’altro commette una violenza fortissima sul bambino e sull’altro genitore, che viene alienato“. La showgirl svizzera pone l’accento sulla necessità di legiferare su questo tema ancora trascurato e poco conosciuto, ma assai più diffuso di quanto si possa pensare.
“Non ho figli – ha fatto eco la Osvart – ma sono un esempio vivente delle conseguenze di questa situazione. I miei genitori non si sono parlati per 25 anni. Le conseguenze di questo trauma resteranno dentro di me per tutta la mia vita non riuscirò a cambiare la mia personalità: sono introversa, chiusa, ho avuto problemi con gli uomini“.
Foto by Ufficio stampa Trussardi