Morto Mauro Vestri, il professor Riccardelli in “Fantozzi”: istigazione al suicidio?

E’ morto nella più totale solitudine, a casa sua, in via Antonio Sala a Roma (quartiere Aurelio). Il suo corpo è stato rinvenuto in stato di decomposizione il 2 settembre, dunque il decesso è avvenuto almeno una settimana prima. Se n’è andato così Mauro Vestri, attore, nato nel 1938 a Genova, all’attivo oltre quaranta film fra cui Amici miei di Mario Monicelli (1975), Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce (1976), Fantozzi – Il ritorno di Neri Parenti (1996). Sì, è conosciuto soprattutto per il ruolo del professor Guidobaldo Riccardelli – cinefilo nonché grandissimo appassionato del film La corazzata Kotiomkin, parodia del cult russo – nelle pellicole dedicate al ragionier Fantozzi, ma ha lavorato con alcuni fra i nostri registri più grandi. Oltre a Monicelli, anche Luigi Comencini e Roberto Rossellini.

La Procura, per fugare ogni dubbio sulla sua scomparsa ha predisposto l’autopsia (sarà eseguita il 10 settembre e per i risultati sarà necessario attendere fino a novembre). Il pubblico ministero Nadia Plastina, al fine di autorizzare gli accertamenti medico legali, ha iscritto sul fascicolo il reato d’istigazione al suicidio. Ma sarebbe comunque una formalità, poiché è molto probabile che Vestri sia morto per causa naturali. Certo, bisogna anche dire che gli inquirenti, entrando nell’appartamento, hanno avuto la sensazione netta che l’uomo fosse stato dimenticato da tutti. A cominciare dai suoi familiari. L’hanno trovato steso sul letto, in pigiama. Senza più vita in un corpo forse consumato dalla malinconia.

L’attore era separato da tempo, la moglie risiede a New York. Non è dato sapere se farà ritorno per la tragica occasione.

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