Leggere una notizia simile fa un certo effetto, non c’è che dire. Perché da quando è uscito dal carcere di Opera per cominciare un percorso riabilitativo presso la Comunità di recupero Exodus di Don Mazzi, Fabrizio Corona non s’è più visto. O meglio: s’è visto soltanto tramite qualche foto pubblicate su Instagram o su qualche giornale. Cosa ovvia, del resto, considerata la sua situazione. Corona non ha e non può ancora avere, per il momento, una vita normale. E’ controllato a vista, deve starsene lì e la sua libertà di movimento è a dir poco limitata. E allora sì, fa effetto sapere che martedì 8 settembre sarà al Cinema Odeon di Milano (Via Santa Radegonda 8). Un permesso straordinario, dunque. Motivo? Presentare Metamorfosi, il docufilm scritto e diretto da Jacopo Giacomini e Roberto Gentile che lo vede protagonista: proprio quel giorno ci sarà l’anteprima e lui risponderà anche a tutte le domande del caso.
Metamorfosi è un progetto cui partecipano psicologi, psicoterapeuti, trainer di crescita personale e maestri di vita; l’obiettivo è dimostrare come sia possibile diventare più consapevoli di se stessi e conquistare una crescita personale tramite un cammino ad hoc fatto innanzi tutto di umiltà e confronto. Corona accetta di mettersi in discussioni, riconosce i suoi errori, mette sul tavolo tutte le sue paure e le sue fragilità. Dice di essere pazzo, fragile, una sorta di mina vagante. E proprio da questa sorta di “outing” comincia il viaggio che lo porta a fare cose forse per lui stesso prima inimmaginabili. E’ una ricerca interiore che mira a tradursi in risultati anche esteriori. E’ un tragitto che Fabrizio ha iniziato, ma che ancora deve portare a termine. La parola “cambiamento”, dunque, per adesso non può essere tirata in ballo. Diciamo che se ne sta lì, in stand by, aspettando di assumere pieno valore e piena validità. L’8 settembre al cinema Odeon di Milano. Ecco il trailer: