La statua della santa viene lasciata là, in mezzo alla piazza, attonita e impotente. La gente si dimentica d’essere vestita a festa e scappa, scappa terrorizzata dagli spari della pistola di Calcaterra. Calcaterra, già, che usa l’arma soltanto per salvare tutte quelle persone. Che è ferito, stremato, disperato. Che vien da chiedersi se gli sia rimasta qualche goccia di sangue in corpo, talmente tanto ne ha sparso in giro. E De Silva, il terribile De Silva che paradossalmente è diventato il suo più efficace alleato. De Silva prende la valigetta con dentro la bomba. L’ispettore Calcaterra viene avvolto dal fatalismo di chi non ha più nulla da perdere: “Tanto sono già morto“. De Silva gli regala uno di quegli sguardi feroci e sdegnosi che il pubblico ha imparato a conoscere bene e gli dà un’informazione: “Tu muori solo se t’ammazzo io“.
Così, giusto per mettere in chiaro le cose. Poi lo lascia là. Steso a terra, Mimmo. E lui sale sull’auto, allo scoppio fatale mancano 12 secondi. La morte è certa. No signori, la morte sarebbe certa per tutti. Ma non per Filippo De Silva. Non per gli sceneggiatori di Squadra antimafia. Si fa una domanda, il corrotto, ambiguo eppure sempre carismatico ex membro dei servizi segreti magistralmente interpretato da Paolo Pierobon: “E io?“. E si risponde, occhi fissi in avanti che attraversano la realtà proiettandosi già in un futuro di altro fango, nuova vendette e nuovi deliri: “Io muoio solo se m’ammazzo io“. E poi boom. Il fuoco avvolge la macchina, la fiamma ingorda si alza e si alza ancora. Calcaterra, in lontananza, guarda la nube nera e si capisce che gli dispiace. Sì, capita di affezionarsi ai cattivi. Ma potrà presto tirare un – segreto, segretissimo – sospiro di sollievo, il ribelle Ispettore. Perché De Silva non aveva poi tutta questa voglia d’ammazzarsi. Il gioco, per lui, non è ancora finito. Anche se è nei guai. Guai sempre più grossi. Epperò i guai lo eccitano, per certi versi. Gli danno nuova linfa vitale. E allora pronti-via, il 9 settembre in prima serata su Canale 5 comincia la settima stagione di Sam. Il caro Filippo tornerà nelle case degli italiani, pronto a spargere adrenalina nell’aere. Per lui e a proposito delle sue imminenti gesti risponde proprio Pierobon…
De Silva è senza dubbio il personaggio più camaleontico di Squadra antimafia: quale abito indosserà in questa settima stagione?
De Silva sarà meno presente in Squadra antimafia 7 e le sue “apparizioni” brevi ma incisive sono dovute al fatto che è sempre più ricercato e deve vivere sempre più nascosto da tutto e da tutti…
Ma è vero che nascerà un inaspettato sodalizio con Rachele Ragno? Per caso – e finalmente – ci scappa anche una storia d’amore? Finora gli sceneggiatori hanno sacrificato la sua vita sentimentale…
No… Ma quale storia d’amore! De Silva è un mistico del crimine… E poi della trama non parlo neanche sotto tortura. E di torture De Silva se ne intende…
De Silvia e Calcaterra hanno un rapporto particolare, sono nemici ma per certi versi anche amici. E nel fiume di tradimenti, inganni, ambiguità loro conservano una sorta di lealtà e rispetto reciproci. Ci saranno evoluzioni, in tal senso?
Beh, loro due si amano: ormai è chiaro a tutti…
Il tuo personaggio è fra quelli “storici” di Squadra antimafia. E ha conquistato il pubblico con gradualità. Non c’è stato un colpo di fulmine, bensì una “seduzione” che ha trovato sempre nuova linfa. Sei consapevole di quanto piaccia, adesso?
Diciamo che l’affetto del pubblico mi gratifica molto e colgo l’occasione per ringraziare tutti, specialmente le varie pagine su Facebook non ufficiali da me non autorizzate ma che, proprio perché libere e spontanee, mi divertono molto… E pensa che io non sono iscritto a nessun tipo di social!
Sette stagioni non sono poche. Il rischio aumenta. Credi che questa riuscirà a catalizzare l’attenzione del pubblico come le precedenti?
Non ho la sfera magica per prevederlo… me lo auguro fortemente per tutte le persone che ci lavorano e che conosco ormai come una grande famiglia di simpatici e perfetti professionisti.
Cosa ti piace di più di Squadra antimafia 7?
Il fatto di esserci arrivati!
A prescindere dal tuo, c’è un personaggio di SAM la cui parabola ti risulta appassionante e coinvolgente? Insomma, chi preferisci fra gli altri?
Domanda terribile… Tipica di chi vuol spargere zizzania… Sei peggio di De Silva!
Cosa ne pensi delle new entry?
Le new entry avranno ruoli di primissimo piano, di più non posso dire.
Sembrava che col numero 7 ci sarebbe stato il congedo, invece si lavora già all’ottavo capitolo. E come sempre ci sarà la lunga trasferta a Catania. Possiamo anticipare che il buon (oddio, buono..) De Silvia è presente all’appello?
E’ una domanda che riguarda la trama… Non voglio pagare penali, ho già una serie di ergastoli garantiti.
Lo scorso febbraio si è spento Luca Ronconi, il tuo maestro. L’uomo che ha scommesso tanto su di te e che probabilmente in te ha riconosciuto il suo stesso amore per il teatro.
E’ morto un genio assoluto, un grande amico e un maestro vero… Vive sempre nel mio spirito e spero che la sua voce continui a insegnarmi a scoprire cose e a essere curioso e appassionato.
C’è uno spettacolo che vorresti portare in scena, con il quale credi che riusciresti a dare il massimo di te?
Il mio ideale è riuscire ad avere l’atteggiamento che hai appena descritto in tutte le cose che devo intraprendere. Quindi di ogni spettacolo che porto in scena ne faccio il mio ideale.
Ti offrono un ingaggio televisivo e uno teatrale nello stesso periodo. Il primo è pagato il doppio del secondo ma il secondo è qualcosa che ti arriva al cuore: cosa scegli?
E’ quello che mi accade simultaneamente da sette anni a questa parte e che riesco a fare funambolescamente e miracolosamente ogni anno. In questo sono molto desilviano… Perché scegliere tra due lavori fantastici? Col cuore si fa tutto… E col culo il resto (nel senso di fortuna). E poi a teatro lo sai un anno prima cosa andrai a fare… Al cinema o in tv ti capita di lavorare anche solo 20 giorni dopo un provino.
Lavori tanto. Quanto spazio resta per il Paolo… privato? E che uomo è il Paolo privato?
Oddio… L’uomo privato… Diciamo che in quanto uomo privato non mi privo di nulla (ah ah ah)
I prossimi mesi saranno fatti di…
Due spettacoli teatrali: “Le donne gelose” di Carlo Goldoni e “La morte di Danton” di Georg Büchner. Stagione 2015/16.
Se ti guardi indietro cosa vedi?
Vedo ben quattordici domande, brava Nadine!