“Nell’antica Roma, dietro ai palazzi degli imperatori, c’era un luogo di perdizione. Un luogo dove il potere e la criminalità segretamente si incontravano. Questo luogo si chiama Suburra. Alla fine nessuno sarà più innocente“: è accompagnato da queste parole – senza dubbio suggestive – il teaser trailer di Suburra, nuovo film di Stefano Sollima che arriva dopo i successi delle serie tv Romanzo Criminale e Gomorra. Pubblicato online in anteprima da My Movies, il video dura poco più di un minuto e lascia chiaramente riconoscere lo stile del regista romano (classe 1966, figlio d’arte ovvero di Sergio Sollima): una pioggia quasi feroce cade sulla Roma notturna, sul fiume Tevere, sulle strade rese inquietanti sia dall’ombra che dal mistero.
S’intravede il corpo nudo di Giulia Elettra Gorietti, quello di Pierfrancesco Favino, viene inquadrata la faccia di Elio Germano e pure quella di Claudio Amendola. Prodotto da Cattleya e Rai Cinema, distribuito da 01 Distribution, Suburra sbarcherà nelle sale cinematografiche mercoledì 14 ottobre. La sceneggiatura è tratta dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo – così attuale da far quasi venire i brividi, anche perché inevitabilmente il pensiero va a Mafia Capitale – e si svolge nella Capitale e sul relativo litorale. Litorale che la maggioranza di governo vuole tramutare in una sorta di Las Vegas. Obiettivo ambizioso, perseguito in primis dal politico corrotto Filippo Malgradi (Favino), da Numero 8 (Alessandro Borghi), capo di una famiglia di Ostia che ha già in mano il territorio, e da Samurai (Amendola), boss della criminalità locale nonché ultimo membro della Banda della Magliana.
A loro si aggiungono figure secondarie ma in realtà capaci di far saltare gli equilibri: il pr cinico e senza scrupoli Sebastiano (Germano), la fidanzata tossica di Numero 8, che si chiama Viola e ha le sembianze di Greta Scarano, il capoclan di un gruppo di zingari (Adamo Dionisi alias Manfredi) e l’escort di lusso interpretata dalla Gorietti. “Suburra – ha dichiarato qualche tempo fa Sollima tramite La Repubblica – non è una critica al sistema, è un film su Roma e il Potere. Roma vive di tre poteri – politico, religioso, criminale – che coinvolgono e stritolano persone innocenti con risultati stupefacenti. La domanda è: dopo le vicende di Romanzo criminale, qual è oggi la situazione della criminalità? Dovendo condividere un territorio è necessario che la partita della criminalità si giochi su un sottilissimo equilibrio e il film racconta sette giorni che precedono il crollo di un’era della Repubblica, alla vigilia di una legge da far approvare, ed è essenziale la figura del personaggio di Samurai, l’ultimo della banda della Magliana. Lo sfondo è la città, in poche scene passiamo dal Vaticano ai palazzi del Potere: Montecitorio, Palazzo Chigi, tutta la zona del litorale, via Tuscolana, il centro storico“. Sette giorni. Durante i quali tutto succederà e tutto potrà succedere.
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