Sono iniziate lunedì 10 agosto a Bolzano le riprese di Caffè, nuovo film di Cristiano Bortone (che si è occupato anche della sceneggiatura insieme ad Annalaura Ciervo, Matthew Thompson, Shi Minghua e Shi Minghui) con protagonisti Miriam Dalmazio e Dario Aita. Per il regista si tratta della quinta pellicola dopo Oasi (1995), L’Erba Proibita (2002), Rosso come il cielo (2006) e 10 regole per fare innamorare (2012). Cosa ci dobbiamo aspettare? Su Facebook e Instagram sono apparse le prime foto dal set: “Shooting Caffé di Cristiano Bortone. L’ebbrezza di girare con le occhiaie, la pelle lucida e tutto il resto #movie #Cinema #actress #caffè #dreadlock“, ha scritto la Dalmazio come didascalia ad un’immagine rubata durante una scena. L’attrice ha dovuto indossare i dreadlock per interpretare questo personaggio: è Gaia, fidanzata del sommelier di caffè Renzo (Aita); i due restano coinvolti nel furto andato male di una partita speciale di caffè, nel tentativo di trovare fortuna nel loro Paese.
La storia si sposta poi in Belgio dove troviamo Hamed (Babak Karimi), un uomo che è sfuggito alla guerra in Iraq per cercare una vita migliore altrove e che scopre l’identità del black bloc che ha saccheggiato il suo piccolo banco dei pegni. “Sarà disposto a rischiare la vita per recuperare l’antica caffettiera d’argento che il giovane gli ha rubato – si legge nella sinossi ufficiale – Dall’altra parte del pianeta, in una Cina sempre più consumistica, Fei, un giovane manager di successo, viene messo di fronte alla terribile scelta di fermare o meno gli impianti di una fabbrica nella verde regione dello Yunnan che rischia di contaminare l’area circostante, interamente coperta dalle piantagioni di caffè; la posta in gioco è la sua carriera e il suo imminente matrimonio“.
Dopo Bolzano, la troupe si sposterà a Trieste e poi in Belgio e in Cina fra Pechino e lo Yunnan. Si tratta di una coproduzione fra Italia (Orisa produzioni), Belgio (Savage film) e Cina (China blue e Road pictures) con il sostegno di IBACT, BLS – Film Fund & Commission dell’Alto Adige, Screen Flanders e D-Hive Film Fund.
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