… Poi diventa difficile non credere a certe cose. A certe maledizioni lanciate da chissà chi. Fin dall’inizio Il Corvo è stato un film accompagnato dalla sventura e dalla sfortuna. Il protagonista Brandon Lee morì durante le riprese (mancavano tre giorni alla fine) e in circostanze mai definitivamente chiarite. Fu ucciso da un colpo di pistola caricato su un’arma che doveva essere a salve; chi parla di tragico incidente, chi di assassinio, chi tira in ballo addirittura la mafia cinese. Ancora, sempre durante la realizzazione della pellicola un tecnico finì in ospedale dopo aver toccato un cavo dell’alta tensione, un macchinista si ferì gravemente la mano con un cacciavite, un addetto stampa rimase vittima di un incidente stradale e una tempesta danneggiò una parte del set. Maledizione. La stessa che ostacolerebbe i lavori relativi al remake. Sì, perché sono stati sospesi.
Dopo anni in cui il progetto è stato avviato/abbandonato/avviato, dopo una serie di defezioni riguardanti il cast (il nome del protagonista è cambiato tre volte, hanno prima accettato e poi rifiutato Bradley Cooper, Luke Evans e Jack Houston) e dopo che F. Javier Gutierrez aveva rinunciato alla regia lasciando a Colin Hardy la possibilità di subentrare, sembrava che la situazione si fosse sbloccata. Il primo ciak appariva ormai imminente. Invece bisogna fermare tutto: la società di produzione Relativity ha dichiarato bancarotta. La crew ha abbandonato gli studi.
E adesso? Adesso proprio non si sa come andrà a finire. Non si esclude che la spugna venga gettata definitivamente, perché davvero questo viaggio si presenta sempre più arduo. Sotto molti punti di vista, impossibile. L’unica speranza è che subentri qualcuno determinato a dimostrare che non esiste alcuna maledizione e che finora si è trattato “semplicemente” di un mix di coincidenze e circostanze poco favorevoli…
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