Hugh Grant non si vede sul grande schermo dal 2012, anno in cui è uscito Cloud Atlas. Avrebbe dovuto fare ritorno lo scorso anno, ma qualcosa è andata storta e l’uscita è stata posticipata. Adesso finalmente ci siamo: giovedì 27 agosto arriva nelle sale italiane, distribuito da Adler, Professore per amore (il titolo precedente era Professore per forza), film diretto da Marc Lawrence (Two Weeks Notice – Due settimane per innamorarsi, Scrivimi una canzone, Che fine hanno fatto i Morgan?) che vede protagonista l’attore britannico (55 anni da compiere il 9 settembre) con la collega Maria Tomei.
E’ una commedia, una delle sue. Una di quelle in cui interpreta il ruolo di una mezza canaglia non immune però al processo di redenzione. E il merito, of course, va a una donna: “Alla fine degli anni ’90 – si legge nella sinossi ufficiale – lo sceneggiatore Keith Michaels (Hugh Grant) era all’apice della fama: autore di un film di successo che gli era valso l’Oscar, una bellissima moglie, un figlio, un grande senso dell’umorismo e un fascino tutto British. Quindici anni dopo Keith, sulla soglia dei 50, non scrive da tempo, è divorziato, sull’orlo del lastrico. Lontano da Hollywood, si trasferisce per tenere un corso di sceneggiatura in un’università fuori New York, a Binghamton“.
L’idea di lasciare la città e darsi all’insegnamento non gli piace affatto, tuttavia ha bisogno di soldi e di ritrovare un po’ di autostima, “magari seducendo qualche giovane studentessa“. Di certo non aveva messo in conto di imbattersi in una donna, una madre single, in grado di rivoluzionare la sua esistenza. E non avrebbe immaginato di appassionarsi al ruolo di docente, così tanto da arrivare a identificarlo come “una vera e propria seconda chance“.