Ha preso il via ieri, 17 luglio, la 45esima edizione del Giffoni Experience. Il festival cinematografico organizzato per i giovanissimi. Ha preso il via con una madrina dai lunghi capelli biondi che s’è accaparrata in un batter d’occhio la simpatia generale: Tea Falco. Reduce dal successo – ma anche dalle critiche, a volte spietate – della fiction 1992, l’attrice siciliana ha reso pubblica tutta la sua timidezza.
“Da bambina ero molto timida – ha raccontato – crescendo lo sono diventata ancora di più. L’unica differenza è che ora riesco a mascherare la mia timidezza. Da piccola immaginavo come potesse essere la mia vita futura e penso proprio di non essere cambiata nel carattere“. Considera la timidezza una dote, una forma di rispetto che “non va più di moda: non esistono più persone che per rispetto non ti guardano negli occhi. Io invece penso che la timidezza sia una forma di saggezza“. Difficile non rispecchiarsi in queste parole. Difficile non applaudire sentendo queste frasi.
Inevitabile parlare anche di 1992 e del polverone sollevatosi: “Fatico a difendermi – ha ammesso Tea – dalle accuse. L’arma migliore è il sorriso e l’ironia. Bisogna pensare che spesso le persone che ti accusano non sono serie. Quindi, meglio rispondere con una battuta. Possibilmente pungente“. Nell’inaugurazione del Festival la Falco è stata affiancata dal collega romano Stefano Fresi, la cui carriera è in ascesa anche grazie a pellicole come Smetto quando voglio di Sydney Sibilia e Noi e la Giulia di Edoardo Leo: “Ricordo Hulk – ha detto Fresi – tuttavia vorrei che il mio superpotere fosse quello di sconfiggere il precariato nel mondo ma non posso dire di essere contro il parlamento perché in Italia non si può dire“.
Poi c’è stata l’anteprima nazionale di Ant–Man, nuova opera targata Marvel che arriverà nelle sale il 12 agosto. Anteprima apprezzatissima non solo per gli splendidi effetti speciali anche per l’ironia e i messaggi in essa contenuta: “Quando le persone parlano di Ant-Man – ha spiegato il regista Peyton Reed – tendono a considerare soltanto la sua capacità di restringersi ma quasi nessuno parla della sua abilità di controllare le formiche. Nel corso della storia presentiamo al pubblico diverse specie di formiche, e ognuna di esse possiede delle abilità differenti che saranno utilizzate durante il film. Siamo riusciti a rispondere realmente alla domanda ‘A cosa servono le formiche?’ Vedendo il film, lo capirete“.
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