Metti che cammini lungo strade di un periferico quartiere romano come Centocelle. Metti che tutto ti sembra come al solito, che fa un grande caldo, che il tempo scorre sulla scia della routine quotidiana… E all’improvviso tutto cambia. All’improvviso i tuoi occhi si posano su una figura che subito risulta familiare. Lì per lì cerchi di convincerti che si tratta di un’illusione ottica (“qui a Centocelle, ma dai, non è possibile…“), poi guardi. Riguardi. E alla fine realizzi che sì, quell’uomo con i jeans e un’ordinaria t-shirt blu, circondato da macchine da presi, operatori, carrelli, fari e attrezzatura varie è proprio lui: Carlo Verdone.
Sì, nelle scorse ore Verdone ha girato in quella zona della Capitale (precisamente all’incrocio fra via dei Gelsi e via dei Ciclamini) alcune scene del suo nuovo film, L’abbiamo fatta grossa, di cui è anche protagonista insieme all’illustre collega Antonio Albanese: un sodalizio inedito che però appare ricco di potenzialità. Verdone non s’è fatto mancare nulla, firma pure la sceneggiatura con Massimo Gaudioso e Pasquale Platino. Il film è prodotto e distribuito dalla Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis; racconta la storia di Yuri Pelegatti (Albanese), un attore di teatro talmente segnato dal naufragio del suo matrimonio che non riesce più a ricordare le battute di scena. Verdone interpreta invece Arturo Merlino, investigatore squattrinato che abita con la vecchia zia vedova. Ebbene, il primo busserà alla porta del secondo credendolo un investigatore di alto livello e affidandogli l’incarico di raccogliere le prove relative all’infedeltà di sua moglie. E da qui in poi ne accadranno delle belle…
“Mi piace come attore – ha detto Verdone qualche tempo fa nel corso di un’intervista ad Askanews – eclettico, qualcosa che assomiglia a me, le trasformazioni, mi piace la sua fisicità. Credo di aver scritto il film su di lui, difficile sbagliare“.
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