“Sono felicissimo come un bambino!!! Dopo una lunga battaglia anche in Italia uscirà al cinema un film a cui sono profondamente legato!!!“: si è concesso un’esplosione di gioia, Ivano De Matteo. Tramite i social network ha annunciato e condiviso un agognato traguardo: La bella gente sbarcherà nelle sale cinematografiche il prossimo 27 agosto. Non è la migliore delle date, certo, ma il regista romano lo spiega con chiarezza: “Non è solo una proiezione di un film ma una grande vittoria!!!“.
La bella gente è un film del 2009, vincitore nello stesso anno del Gran Premio al festival del film italiano. Il cast è composto da Monica Guerritore, Antonio Catania, Elio Germano, Victoria Larchenko, Iaia Forte, Giorgio Gobbi e Myriam Catania. E’ la storia di Alfredo (Catania) e Susanna (Guerritore), affiatata coppia di cinquantenni benestanti che ogni estate si trasferisce nella propria tenuta di campagna per rigenerare corpo e mente. Durante uno di tali soggiorni i due incontrano Nadja (Larchenko), giovanissima ucraina costretta a prostituirsi, e decidono di accoglierla nella loro casa. Di portarla addirittura a Roma per poi aiutarla a trovare una sistemazione. Superati i primi timori, la ragazza comincia a sentirsi a proprio agio e a fidarsi. Aprirsi. Alfredo e Susanna diventano quasi dei genitori adottivi. La situazione diventa però assai complicata quando Giulio (Germano), il loro figlio, si innamora proprio di Nadja. Ricambiato. Susanna, in particolare, la prende nel peggiore dei modi. Comincia a trattare male la fanciulla straniera e arriva addirittura a sospettare che sia diventata anche l’amante di Alfredo. Gli equilibri salteranno ma la lezione di vita sarà importante. Per tutti.
Sono in molti a ritenere che La bella gente sia il film più importante di De Matteo. Ed è quasi inspiegabile le difficoltà che ha dovuto fronteggiare. In Italia non è uscito, in Francia invece è rimasto nelle sale per quattro mesi, ricevendo anche elogi di alcune fra le testate più autorevoli di quel Paese. Nel 2011 Ivano ha organizzato una sorta di prima nazionale presso il Teatro Valle occupato, rischiando il sequestro della copia da parte dei carabinieri. La pellicola è stata finanziata dal ministero dei Beni culturali con 450 mila euro, la produzione porta la firma della X Film ma negli anni non è mai stato possibile trovare accordi per la distribuzione. Adesso finalmente ci siamo. E si spera che il riscatto sia proporzionato alla “sofferenza” che ha scandito il percorso.
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