C’era una volta Meg Ryan. C’erano i suoi occhioni azzurri vivacissimi, il suo “musetto” malizioso, i capelli biondissimi e il sorriso che disarmava. C’era quell’orgasmo finto sul set di Harry ti presento Sally, subito diventato un cult inossidabile; c’era quel talento poi messo nuovamente in campo in titoli come Insonnia d’amore, French Kiss, Innamorati cronici, Kate & Leopold, C’è post@ per te. Meg, nuova fidanzatina d’America, erede di Sandra Dee e perfetto simbolo del fascino acqua e sapone. Nessuno le resisteva. Poi, però, è accaduto qualcosa. E’ successo che il tempo ha cominciato a farsi sentire, anzi a farsi vedere. E Meg non era preparata. Non è riuscita ad accettarlo. Così si è infilata nel tunnel senza uscita della chirurgia estetica. Della plastica, in tutti i sensi. Che, ormai è chiaro, per certi versi fa l’effetto di una droga: non si riesce a smettere e si ha una visione alterata sia di se stessi che della realtà. Altrimenti certi eccessi non si spiegherebbero.
Era da circa un anno e mezzo che la Ryan non si mostrava in pubblico. Ha scelto di farlo nuovamente e si è presentata alla sfilata parigina di parigina Schiaparelli Haute Couture Autunno/Inverno 2015-2016. Già in altre occasioni il suo volto aveva fatto discutere, ma stavolta è stato davvero superato il limite. E’ un’altra persona. Sembra una bambola immobilizzata in un sorriso finto. Non c’è più nulla di quella donna dall’aria spiritosa e sbarazzina. Al suo posto, una 54enne che si ostina a inseguire l’immagine di una trentenne e, per questo, mette tanta tristezza. A chi la guarda, al grande pubblico ma anche al mondo di cui fa parte. Ovvero quello del cinema. Che sta perdendo interesse nei suoi confronti, per ovvi motivi: cosa può comunicare una faccia del genere, cosa provoca se non ansia e stati d’animo negativi? L’ultimo film, Serious Moonlight, risale al 2009. Ma lei continua. Perché ha perso il suo volto, ma anche la vista.
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