Esce domani, giovedì 9 luglio, nelle sale cinematografiche italiane Giovani si diventa (While we’re young il titolo originale), film diretto da Noah Baumbach e con protagonisti Ben Stiller, Naomi Watts, Adam Driver, Amanda Seyfried, Charles Grodin, Maria Dizzia, Brady Corbet, Maria Dizzia, Greta Lee e Ryan Serhant (guarda il trailer su Velvet Cinema). Josh e Cornelia (Stiller e la Watts) sono una coppia agli antipodi rispetto a quella formata da Jamie e Darby (Driver e la Seyfried), sia per differenza d’età, ma anche per quanto riguarda l’aspetto. I quattro cominciano comunque ad influenzarsi a vicenda, cambiando le loro vite in una maniera completamente inaspettata. La carriera e il matrimonio di Josh e Cornelia vengono praticamente capovolti quando incontrano i giovani Jamie e Darby.
Baumbach torna a parlare dei giovani dopo l’enorme successo di pubblico e di critica di Frances Ha del 2012: stavolta però racconta questa generazione confrontandola con quella che l’ha preceduta. Ventenni e quarantenni a confronto. Uno scontro generazionale in piena regola. Un tema che comunque è stato già portato alla luce diverse volte sul grande schermo. Quali sono allora i particolari che fanno la differenza stavolta? Si tratta di una commedia curata nei minimi dettagli dallo stesso regista che riesce ad esplorare nell’animo umano con semplicità, tirando fuori tutte le verità in un mix di ironia e malinconia. Baumbach non si schiera né da una parte, né dall’altra, restando sempre imparziale. Sarà il pubblico in sala a decidere con quale coppia coalizzarsi.
In questo modo gli spettatori dovranno immergersi a 360 gradi nella pellicola, aprendo anche il loro cuore per comprendere al meglio la storia. La battaglia generazionale si trasforma in uno spunto di riflessione: l’arma vincente di questo lavoro è proprio la duplice chiave di lettura. Diversi spunti portano a pensare soprattutto alle differenze della società e della tecnologia. Nulla è dato per scontato. Sempre con un pizzico di cinismo e sarcasmo che non guastano mai.
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