Qualche anno fa tra i progetti in fase di sviluppo più interessanti di Hollywood c”era il film thriller d”azione Triple Frontier, che doveva essere diretto dalla regista Katheryn Bigelow, la quale si era detta entusiasta della sceneggiatura del giornalista e scrittore Mark Boal e si era messa subito all”opera per cercare i cinque protagonisti della adrenalinica storia ambientata in America latina. Il primo nome che era stato fatto per quanto riguarda il casting è stato quello di Tom Hanks, che si era detto disponibile nonostante i suoi numerosi progetti in cantiere come inferno (guarda le sue foto nei panni di Robert Langdon) e The Circle (qui le ultime news sul film). Ma poi il progetto si è interrotto e del film non se ne è saputo più nulla. Fino ad adesso.
La prima donna a vincere il premio Oscar come miglior regista (per il film di best online casino guerra The Hurt Locker) ha abbandonato l”idea e si è tuffata in una nuova avventura, ovvero il film biografico incentrato su Bowe Bergdahl, il soldato americano tenuto prigioniero dai talebani per cinque anni. Al suo posto è stato chiamato J. C. Chandor, autore d”elite con solo tre lungometraggi alle spalle, Margin Call, All Is Lost – Tutto è perduto e A Most Violent Year, molto apprezzati dalla critica. In attesa di vedere come se la caverà con una pellicola di altissimo budget, è ricominciato il casting. Confermata la presenza di Tom Hanks, sembra ormai sicura anche quella di Will Smith, attualmente impegnato sul set canadese del kolossal della Warner Bros Suicide Squad (ecco la prima foto ufficiale).
Ancora sono avvolti nel mistero gli altri interpreti, anche se secondo alcuni rumors potrebbe entrare nel cast Jessica Chastain, la quale ha lavorato con il regista. La trama del film è incentrata su un manipolo di soldati incaricato di fermare i loschi traffici di un”organizzazione criminale che si è nascosta in uno dei luoghi più pericolosi e meno facili da controllare del mondo, ovvero la zona di confine tra Paraguay, Argentina e Brasile, la “tripla frontiera” del titolo. Un autentico paradiso per i narcotrafficanti del Sud America che hanno costruito i loro rifugi tra le giungle per essere invisibili alle forze dell”ordine.
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