Medusa Film compie vent’anni di attività e fa il bilancio di quanto messo in pentola finora: sono stati prodotti e distribuiti 704 film, di cui 309 italiani e 395 stranieri; l’investimento totale nel cinema nostrano ha quasi raggiunto il miliardo di euro, per quanto riguarda i titoli esteri invece la cifra è pari a 545.568 euro. La crisi c’è stata e si è sentita, nessuno lo nega. E’ stato necessario stringere la cinghia e fare qualche rinuncia, ma il listino 2015-16 è specchio di un rinnovato ottimismo. Come a dire che il peggio sta passando anche per la Settima arte. A presentarlo, presso la Casa del Cinema di Roma, il presidente Carlo Rossella e il vice presidente nonché amministratore delegato Giampaolo Letta. Entrambi soddisfatti delle nuove carte messe in tavola per la prossima stagione cinematografica. La punta di diamante è senza dubbio il nuovo film di Checco Zalone, Quo vado, che sarà nelle sale il prossimo gennaio. Dalla fine dello stesso mese saranno schierate altre commedie su cui si punta parecchio, ovvero Tiramisù, esordio alla regia di Fabio de Luigi che è anche il protagonista insieme ad Angelo Duro; Perfetti sconosciuti, il nuovo film di Paolo Genovese con Kasia Smutniak, Marco Giallini, Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Edoardo Leo e Giuseppe Battiston; Forever Young di Fausto Brizzi con Fabrizio Bentivoglio, Sabrina Ferilli, Teo Teocoli, Stefano Fresi e Lillo; L’amico di scorta di Gennaro Nunziante.
Facendo un passo indietro, la stagione prende il via con Belli di papà di Guido Chiesa, cast composto da Diego Abatantuono, Francesco Facchinetti, Andrea Pisani, Antonio Catani, Matilde Gioli e Francesco Di Raimondo; titolo che promette bene, questo, grazie soprattutto a un ispiratissimo Abatantuono. A dicembre scende in campo Neri Parenti con Vacanze di Natale ai Caraibi, interpreti Christian De Sica, Massimo Ghini, Luca Argentero, Ilaria Spada e Dario Bandiera: “Negli ultimi tempi – ha detto Letta – è mancato un vero cinepanettone. Questo lo sarà“.
Per quanto riguarda il cinema d’autore, Medusa propone Chiamatemi Francesco di Daniele Luchetti, sulla storia di Papa Francesco; il lungometraggio di debutto di Piero Messina, L’attesa, con Juliette Binoche, Luo de Laage e Giorgio Colangeli; Indivisibili di Edoardo De Angelis. C’è quindi la squadra dei più giovani, armati di prodotti per certi versi sperimentali: Davide Simon Mazzoli dirige On Air – Storia di un successo, con Marco Mazzoli, Chiara Francini, Giancarlo Giannini, Marco Marzocca, Luigi Luciano, Enrico Venti, Alan Caligiuri, Fabio Alisei, Paolo Noise, Giuseppe Palmieri e Leone Di Lernia; Luca Vecchi dirige The Pills – Mezzogiorno meno un quarto e fa anche parte del cast insieme a Matteo Corradini, Luigi Di Capura, Giancarlo Esposito, Gianni Morandi, Francesca Reggiani. Nel 2016 uscirà il nuovo film di Ficarra e Picone, di cui però ancora si sa poco o nulla. Ed è in fase di ideazione anche la nuova prova di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Ancora, Medusa torna a scommettere sul cinema straniero, dopo qualche tempo di pausa (sia pur parziale) forzata: sono dunque in arrivo The transporter legacy di Camille Delamarre con Ed Skrein, Ray Stevenson, Gabriella Wright; Fuck You, Prof! di Bora Dagtekin con Elyas M’Barek, Karoline Herfurth, Katja Riemann; Un momento di follia di Jean-Francois Richet con Vincent Cassel, Francois Cluzet, Lola Le Lann, Alice Isaaz; Now You see me: second act di Jon Vhe con Mark Ruffalo, Jesse Eisenberg, Dave Franco, Woody Hrrelson, Michael Caine, Morgan Freeman, Lizzy Cpaln, Daniel Radcliffe; Bug Friendly giant di Steven Spielberg con Rebecca Hall, Jemaine Clement, Bill Hader; Deepwater Horizon di Peter Berg con Mark Wahlberg, Kurt Russell, Kate Hudson e John Malkovich. In totale, per quanto riguarda il listino 2015-16, sono stati investiti 30 milioni di euro per i film italiani e fra i 6 e gli 8 milioni per quelli stranieri (cui bisogna aggiungere le spese relative a lanci e promozioni); fino a circa 4 anni l’investimento complessivo arrivava più o meno a 60 milioni, dunque la cifra è stata ridotta ma i film tricolori ne hanno risentito fino a un certo punto: “Abbiamo sacrificato – ha spiegato Letta – i titoli di acquisto americani cercando sempre di salvaguardare l’investimento sugli italiani“.
Foto by Velvet Cinema