Nel tardo pomeriggio di ieri, 23 giugno, una notizia ha catalizzato l’attenzione di tutto il mondo in un batter d’occhio: la Marvel ha annunciato ufficialmente il nome del nuovo Spiderman, ovvero il giovanissimo – ha appena 19 anni – Tom Holland. L’ha spuntata su Charlie Plummer, erano loro i protagonisti della corsa finale dopo mesi di ipotesi, valutazioni, dubbi, cambiamenti d’idea. Britannico, non solo attore ma anche doppiatore e ballerino, Holland sarà dunque diretto da Jon Watt in questa nuova avventura. Bisogna riconoscere che il suo curriculum è già degno di nota: ha raggiunto il successo in teatro, grazie al musical Billy Elliott, poi ha debuttato al cinema con The impossibile, affiancando Naomi Watts ed Ewan McGregor. Prima di indossare i panni di Spiderman potrebbe approdare sul set del Avengers Captain America: Civil War ma manca ancora la conferma ufficiale. Insomma, non gli manca il talento e non gli mancano le abilità fisiche. Eppure il suo ingaggio ha acceso le polemiche.
Se infatti molti hanno accolto la news con approvazione e curiosità, tanti altri hanno manifestato grande dissenso sui social network. La critica più diffusa riguarda l’età: Tom è ancora “un ragazzino” e dunque, nonostante le sue doti, non può essere all’altezza della situazione. Dicono. Qualche esempio? “Tom Holland? Davvero? Sempre più piccolo? Prima o poi vedremo Spiderman nell’ovulo“, “Ma veramente questo Tom holland ha 19 anni? Ne dimostra 14 scarsi“, “Ma va ancora alle elementari?“, “Dai, ragazzi, è troppo piccolo!“. E così via.
Poi c’è un’altra questione che ha il suo peso, ovvero il consenso di cui godeva Andrew Garfield. Lo rimpiangono già, lo rivogliono, avrebbe voluto fosse confermato e basta. Insomma, più passano le ore e più la sfida si fa impegnativa per il buon Tom. Lui, per il momento, ha scelto la strada del silenzio. Ma prima o poi qualcosa dovrà pur dirla. E in ogni caso le possibilità di spazzare via ogni diffidenza non mancano…
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