Si fa sempre più ricco il menu offerto per la 45esima edizione del Giffoni Film Festival (in realtà sarebbe più corretto chiamarlo Giffoni Experience ma l’abitudine è dura a morire); dopo i già annunciati Darren Criss, star della della serie tv Glee, Mark Ruffalo, Asia Argento, Martin Freeman, cui si aggiungono anche i ragazzi di Braccialetti rossi, ecco entrare in scena un nome che fa sempre notevole effetto: quello di Orlando Bloom.
Considerando che il tema di quest’anno è il Carpe Diem, la presenza dell’attore britannico calza decisamente a pennello: più d’una volta, sul grande schermo, ha ben interpretato il coraggio e la passione, doti necessarie per rendere davvero straordinaria la propria vita. Bloom arriverà dunque a Giffoni Valle Piana il 25 luglio e ad accoglierlo troverà oltre 3.600 ragazzi provenienti da 52 diversi Paesi, che avranno carta bianca nel porgli le domande. Sarà un bel momento, questo è sicuro. E in effetti molti sono già in fibrillazione.
Nato a Canterbury nel 1977, figlio di uno scrittore sudafricano impegnato nella lotta all’apartheid e morto quando lui aveva soltanto quattro anni, Orlando ha conquistato il suo primo ruolo importante al cinema nel 2001, quando cioè stato scelto per interpretare Legolas ne Il Signore degli anelli. Da allora non si è più fermato, anzi ha infilato un successo dietro l’altro. Fra l’altro ha recitato ne Le crociate – Kingdom of Heaven di Ridley Scott, in Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma e Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo, ne I tre moschettieri, in Lo Hobbit – La desolazione di Smaug e Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate. Nell’ottobre 2009 è stato nominato ambasciatore Unicef grazie al suo impegno per i diritti di tutti i bambini.
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