Le tre rose di Eva 4: i lavori sono già cominciati

Con 4.140.000 spettatori, pari al 17.66 per cento di share, si è conclusa la terza stagione de Le tre rose di Eva (qua il riassunto). Una stagione caratterizzata da numerosi colpi di scena, in primis la morta di Aurora Gori. Ecco, il fatto che la sua interpreta Anna Safroncik abbia lasciato il cast non è stato ben accolto dagli spettatori, poiché senza dubbio si trattava di uno fra i personaggi preferiti. Nonostante ciò si va avanti, anche perché – appunto – i risultati in termini di audience sono stati decisamente positivi. La quarta stagione si farà, come d’altra parte è apparso chiaro durante la puntata conclusiva andata in onda il 18 giugno. Praticamente tutte le storie che s’intrecciano a partire dal nucleo originale sono rimaste aperte. Gli sceneggiatori già stanno lavorando ai nuovi sviluppi e le riprese cominceranno il prossimo autunno. La messa in onda, perciò, dovrebbe coincidere con la primavera successiva.

Vediamo le prime anticipazioni. Come si è intuito, Clarissa (la new entry Serena Iansiti) acquisterà sempre maggiore importanza gli occhi di Alessandro (Roberto Farnesi), il quale col tempo riuscirà a trovare la voglia e l’energia per vivere un’altra storia d’amore. Non si esclude, tuttavia, che la ragazza si riveli diversa da come è apparsa finora. Crescente rilievo avrà anche il rapporto fra Tessa (Giorgia Wurth) e Ruggero (Luca Ward): quest’ultimo è intenzionato a salvare il loro matrimonio e dunque sarà necessario dichiarare guerra al nipote Massimo (Alessandro Tersigni), che ancora desidera la rossa Taviani e che insieme al fratello Lorenzo (Giuseppe Russo) ha giurato vendetta allo zio.

I due Camerana più giovani, dunque, saranno i “cattivi” del prossimo capitolo. E’ anche certo l’arrivo di altri attori, tuttavia per il momento non circolano certezze sui relativi nomi. Gli “storici”, invece, a parte la Safroncik risultano tutti confermati. Da risolvere ancora il problema relativo alla regia: Vincenzo Verdecchi, cui era affidata la guida della seconda unità, purtroppo è morto. Una bruttissima notizia, un fulmine a ciel sereno. Che costringe a cercare un sostituto.

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