E’ stato presentato ieri, domenica 14 giugno, al Taormina Film Festival (fuori concorso) Torno indietro e cambio vita (in uscita giovedì 18) di Carlo Vanzina con protagonisti Raoul Bova, Ricky Memphis (assente all’anteprima perché stava poco bene), Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Max Tortora, Michela Andreozzi, Augusto Fornari ed Emanuele Propizio. Chi di noi non ha sognato almeno una volta di tornare indietro nel tempo e cambiare anche solo un dettaglio della nostra vita? Così succede a Marco (interpretato da Bova) che da un giorno all’altro viene mollato dalla moglie Giulia (la Michelini) che confessa di avere un amante. Marco viene catapultato nel 1990 insieme all’amico di sempre Claudio (Memphis) con lo scopo di modificare il proprio destino e quindi evitare di sposare Giulia per poi soffrire in futuro.
Ma siamo proprio sicuri che in questo modo non peggiorerà la situazione? Il tema è semplice e già trattato in abbondanza in passato, anche dagli stessi Carlo ed Enrico Vanzina con A spasso nel tempo del 1996 e Il cielo in una stanza del 1999. Sarà per questo motivo che la storia convince a metà: una chiave di originalità in realtà c’è, visto che i personaggi di Bova, Memphis e Michelini, una volta tornati indietro nel tempo, restano con il fisico da quarantenni, nonostante dovrebbero avere vent’anni al massimo. Un film leggero (non ci aspettavamo altrimenti) con qualche errore per quanto riguarda la ricostruzione della scenografia e degli effetti speciali per l’ambientazione negli anni Novanta.
Fortunatamente c’è il cast a migliorare la situazione. Oltre agli interpreti principali, un plauso va alla Minaccioni e a Tortora che riescono a divertire il pubblico con le loro gag. Una commedia estiva per tutti quelli che non smettono di andare al cinema con il caldo. Un “cinecocomero” in piena regola. “I nostri autori – ha commentato Enrico a riguardo – non vogliono uscire nei mesi caldi, quando, secondo loro, la gente è tutta al mare. Questa è una visione vecchia che non tiene conto dei cambiamenti avvenuti nella nostra società. Le vacanze non sono più quelle di una volta. Le città non si svuotano più. I cinema, oramai, si concentrano in Multiplex e strutture polivalenti dotate di climatizzazione e di luoghi di condivisione sociale. In parole povere: in una società moderna il cinema deve vivere anche d’estate“.
Foto by Ufficio Stampa