Sono iniziate il 9 giugno e andranno avanti fino all’11 luglio le riprese di Io non mi arrendo, miniserie prodotta dalla Picomedia per Rai Fiction con il sostegno logistico di Apulia Film Commission e diretta da Enzo Monteleone. Beppe Fiorello è protagonista nei panni di Roberto Mancini, eroico che poliziotto che sacrificò la propria vita per la lotta ai veleni della Terra dei fuochi; il resto del cast è composto da Elena Tchpeleva, Massimo Popolizio, Salvio Simeoli, Mario Sgueglia, Alessandro Riceci e Stefano Alessandroni.
La troupe lavorerà fra le province di Bari (Conversano, Castellana Grotte e Locorotondo) e Brindisi (Ostuni, Fasano, Carovigno e Mesagne) e la città di Lecce. Com’era prevedibile, all’inizio c’è stata qualche polemica proprio in relazione ai luoghi. La Terra dei fuochi, come tutti sanno, identifica un’ampia area della Campania, fra Napoli e Caserta caratterizzata da grandi quantità di rifiuti tossici (che spesso vengono bruciati, appunto). Sembra un paradosso, di conseguenza, che una fiction su tale scottante questione venga girata in Puglia. Ma il fatto è che proprio la Puglia, come detto prima, tramite la Film Commission ha deciso di finanziare questo progetto. La Campania, invece, ha fatto spallucce. E non verrà girata nemmeno una scena fra le reali discariche abusive gestite dalla Camorra.
Roberto Mancini si è spento il 30 aprile 2014. Per anni – una trentina – ha svolto indagini in quei luoghi maledetti, finendo con l’ammalarsi di cancro. Lo Stato ha ripagato tutto ciò con poche migliaia di euro, non è questa la sede per esprimersi in merito ma i lettori sono liberi di farsi un’opinione. Le discariche stanno ancora là, controllate dal clan dei casalesi. E la speranza è che questa fiction venga girata bene, ma bene davvero, e riesca a smuovere qualcosa. Idealisti, sognatori, illusi? Chissà.
Foto by Facebook