Ieri, 1 giugno, su Canale 5 è andata in onda la settima e penultima puntata della fiction Squadra mobile. Ci si avvicina alla fine, la tensione sale e il cerchio si stringe. Il cadavere di Bianchi, ucciso e gettato nel Tevere da Claudio Sabatini (Daniele Liotti) e dalla sua donna (Laura Barriales) viene ritrovato; non c’è traccia, però, del tablet contenenti tutte le informazioni sul traffico di droga condotto proprio insieme a Claudio. Quest’ultimo, nel frattempo promosso a capo della sezione dalla Zaccardo (Marta Zoffoli), si convince dunque di averla fatta franca. E inizia un’opera di boicottaggio ai danni di Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi), con il chiaro obiettivo di farla allontanare dalla Questura. Dopo tutto la Zaccardo, da lui sedotta, è facilmente manipolabile.
Ma Roberto è un osso duro e altrettanto agguerriti sono “i suoi”, pronti a seguirlo e aiutarlo nella ricerca della verità. Intanto si ritrovano ad affrontare il caso di un uomo che minaccia di darsi fuoco insieme ai due figli piccoli, esasperato per alcune pesanti cartelle esattoriali che non sa come pagare. Ardenzi risolve brillantemente il caso e viene salutato come un eroe, ma ciò è di poco sollievo. E’ certo che Sabatini sia corrotto ma non ha ancora prove sufficienti per dimostrarlo.
Isabella (Valeria Bilello) è invece alle prese con una situazione molto delicata: un’allieva del suo corso di difesa personale viene sfregiata con l’acido da un suo ex, che la perseguita perché incapace di accettare la fine della loro storia. Nel tentativo di darle coraggio, per la prima volta Isabella parla della sua storia familiare: suo padre picchiava sua madre, era un uomo molto violento che ha segnato la sua infanzia e anche i periodi successivi della sua vita. Isabella conosce un ex stalker che comincia a farle la corte, assicurandole che è cambiato. Lei prova a tenersi lontana ma il ragazzo non le è affatto indifferente.
Ardenzi chiede aiuto alla sua squadra per cercare la pistola con cui è stato ucciso Bradic ed è stato incastrato Marcello. Arriva una buona occasione nel momento in cui Sabatini prova a corrompere Riccardo (Marco Rossetti) promettendogli un posto alla Narcotici in cambio di informazioni relative a tutto ciò che fa e dice Roberto. Riccardo finge di accettare, riesce a fare un calco delle chiavi di casa di Sabatini e, successivamente, a entrare nella villa sono Valeria, Sandro (Antonio Catania) e Giacomo (Pippo Crotti). Sfortunatamente non trovano l’arma.
Sabatini affida ad Ardenzi un caso di pedofilia: un bambino è molestato dall’insegnante di educazione fisica e lui riesce, con tatto e pazienza, a farlo parlare. Non riesce a far parlare invece sua figlia Mauretta (Laura Adriani), che a sua insaputa è riuscita a rintracciare il luogo in cui è morta la madre e scoprire anche il modo. Roberto teme che possa gettarsi da quel tetto e la raggiunge: i due, finalmente, aprono i loro cuori.
Isabella, dopo aver confessato a una delle sue allieve che il padre picchiava sua madre, decide di accettare l’invito a cena dell’ex stalker che ha iniziato a farle la corte, e sembra felice. Intanto le indagini segrete della squadra sembrano stringersi attorno a Sabatini, che potrebbe fare presto un passo falso.
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