“Ci sono eccezioni lodevoli. Però è vero che invecchiando i registi peggiorano: è un lavoro molto logorante e io avrei intenzione di farne altri quattro. Ce li ho in testa tutti e quattro“: queste le parole pronunciate pochi giorni fa da Paolo Sorrentino ai microfoni di Radio 2, mentre Serena Dandini lo intervistava. Parole che non hanno avuto un bel suono. Perché il ritiro di un artista non ha mai un bel suono. E d’altra parte, più di qualcuno ha rintracciato la causa di tale decisione nell’amarezza raccolta in quel di Cannes: il Festival non ha attribuito alcun riconoscimento al suo ultimo film, Youth – La giovinezza (tuttavia il film è in cima alla classifica degli incassi, il che è già un riscatto di tutto rispetto). Però ecco, a volte è meglio aspettare piuttosto che lasciarsi andare a congetture di sorta. Meglio far sì che le situazioni decantino. Perché solo così si possono fare piacevoli scoperte. E allora, gente, sappiate che Sorrentino stava scherzando.
Oggi, 31 maggio, il regista napoletano compie 45 anni. E poco fa, a Sky Tg24, ha spiegato con la sua aria sorniona: “Che avrei fatto ancora solo quattro film l’ho detto scherzando, spero che il meglio debba ancora venire. Spero di ricominciare con nuovi stimoli, il bello di questo lavoro è che si può ricominciare ogni volta una avventura inedita“. Impossibile dargli torto. Ma quale desiderio esprime nello spegnere le candeline? “Il regalo che mi aspetto più di tutti – ha risposto – è che il Napoli vinca stasera“. Ok, messaggio inviato. E giunto già a destinazione, adesso se la vedano “loro”.
E a proposito di futuro e idee, proprio nel giorno delle elezioni amministrative e a proposito di “impresentabili”, Sorrentino rivela che un film su questi ultimi lo farebbe “perché sono avvincenti dal punto di vista drammaturgico. I ‘presentabili’ sono utili ma narrativamente molto meno affascinanti“. Attenzione, gente…
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