Ieri, giovedì 14 maggio, è andata in onda in America l’ultima puntata dell’undicesima stagione di Grey’s Anatomy che in Italia verrà invece trasmessa da Fox Life su Sky il prossimo 22 giugno. Cosa ci dobbiamo aspettare? [ATTENZIONE SPOILER] Dopo aver assistito alla morte di Derek Shepherd (interpretato da Patrick Dempsey) nel ventunesimo episodio (guarda il video su Velvet Cinema), abbiamo visto Meredith Grey (Ellen Pompeo) scoprire di essere incinta del marito ormai defunto e partorire una femminuccia di nome Ellis, come sua madre. Inoltre c’è un avvicinamento ambiguo tra la dottoressa e il collega Alex Karev (Justin Chambers): una storia d’amore in vista come tutti pensano? In realtà no.
Dopo il rientro a Seattle, Meredith si trasferisce nella sua vecchia casa in cui ora vive Alex, “la sua persona“, e Jo Wilson (Camilla Luddington) non la prende affatto bene. Fortunatamente i due riescono a chiarirsi e Karev decide di trovare una nuova abitazione insieme a lei. Per la Grey quindi non è il momento di avere un nuovo amore. La donna inoltre riesce a fare pace con la cognata Amelia Shepherd (Caterina Scorsone) che l’ha accusata di non averla messa al corrente della situazione del fratello prima di staccare la spina: Meredith le fa ascoltare l’ultimo messaggio lasciato da Derek nella segreteria telefonica e così anche i fan della serie potranno vedere ancora una volta il tanto amato Dottor Stranamore.
Il finale di stagione si conclude con il matrimonio fra Richard Webber (James Pickens Jr) e Catherine Avery (Debbie Allen), mentre il figlio Jackson (Jesse Williams) e la moglie April Kepner (Sarah Drew) ancora non sanno se separarsi o meno. Lo scopriremo nella dodicesima stagione? Nel frattempo qualcuno avrebbe svelato (sempre meglio usare il condizionale) il vero motivo per cui Dempsey è stato cacciato dalla serie: l’attore avrebbe avuto una scappatella sul set, ma sarebbe stato scoperto dalla Pompeo che avrebbe rivelato tutto alla moglie Jillian Fink (che non a caso ha chiesto il divorzio lo scorso gennaio) ed anche all’ideatrice Shonda Rhimes. Dobbiamo crederci?
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