Mad Max: Fury Road, il regista George Miller pronto a conquistare Cannes e non solo

Manca solo un giorno all’anteprima al 68esimo Festival di Cannes per Mad Max: Fury Road (domani, giovedì 14 maggio, guarda il trailer ufficiale), ma già sono uscite le prime recensioni in America. Si tratta del reboot della saga post-apocalittica diretta da George Miller (Premio Oscar al Miglior film d’animazione per Happy Feet) in cui Tom Hardy veste i panni del protagonista Max Rockatansky, mentre Charlize Theron quelli dell’irriconoscibile Furiosa (nel cast figurano anche Zoë Kravitz, Nicholas Hoult, Riley Keough e Hugh Keays-Byrne). La triologia originale è composta da Interceptor (1979), Interceptor – Il guerriero della strada (1981) e Mad Max – Oltre la sfera del tuono (1985) e vede Mel Gibson nei panni del celebre agente scelto che ha decretato la sua fama mondiale. E cosa dobbiamo aspettarci stavolta?

Online sono apparsi i commenti a riguardo e sembrano quasi tutti più che positivi. Si tratta sicuramente di una pellicola all’altezza delle precedenti e quindi un esperimento riuscito. Gli affezionati alla saga originale si appassioneranno sicuramente a questo progetto ed ovviamente anche i più giovani apprezzeranno la storia. Da Variety è stato definito “due ore di beatitudine di un B-movie feroce e disinibito“. L’azione è al centro di tutto: le scene mozzafiato (soprattutto quelle degli inseguimenti) incolleranno gli spettatori allo schermo. Il ritmo è serrato e non c’è mai un momento in cui ci si può annoiare.

Un trionfo per Miller che ha debuttato dietro la macchina da presa proprio con Interceptor. Nonostante il reboot sia stato realizzato dallo stesso regista ha comunque un’aria nuova. E non è affatto un dettaglio da sottovalutare. Secondo Craveonline la regia è superlativa ed alza quindi la media rispetto alla mediocrità che si vede in giro. “Proprio quando pensiamo che Hollywood abbia stancato con il suo tripudio di sequelreboot-remake – si legge invece su The Wrap – arriva un lavoro che ci ricorda che spesso un tuffo in territori conosciuti può avere un sapore comunque dolce“.

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