La 72esima Mostra del Cinema di Venezia, che verrà inaugurata il prossimo 2 settembre presso il Palazzo del Cinema al Lido e chiuderà i battenti il 12 con la consegna dei premi, ha la sua madrina. Quest’anno la scelta è caduta su Elisa Sednaoui, classe 1987, nata a Bra (Cuneo) e cresciuta tra l’Egitto, l’Italia e la Francia. Modella nota e apprezzata a livello internazionale, ha una passione per la Settima Arte e nel 2010 ha fatto il suo debutto sul grande schermo come protagonista femminile di Indigene d’Eurasie del regista lituano Sharunas Bartas, presentato al Forum del Festival di Berlino.
Elisa ha poi recitato in Bus Palladium di Christopher Thompson (2010), film che ha ottenuto la nomination ai César, in L’amour dure trois ans di Frederic Beigbeder (2012), La leggenda di Kaspar Hauser di Davide Manuli del 2012 (con Vincent Gallo, Fabrizio Gifuni e Claudia Gerini), presentato al Festival di Rotterdam. Nel 2014 ha interpretato una piccola parte nel film Soap opera di Alessandro Genovesi, che ha aperto il Festival di Roma, mentre in questo 2015 ha addirittura esordito alla regia con il documentario Image of a Woman, ancora inedito (con lei dietro la macchina da presa anche Martina Gili), di cui firma pure la sceneggiatura con lo scrittore Nicholas Klein. Nonostante la giovane età, dunque, questa fanciulla è un vero e proprio vulcano in eruzione. E non c’è mica solo il lavoro, eh.
Già, perché di recente ha fondato la Elisa Sednaoui Foundation (ESF), realtà finalizzata alla promozione dello sviluppo personale ed educativo dei giovani nelle aree rurali egiziane – luoghi a dir poco difficili e svantaggiati – incoraggiando la creatività, la tolleranza e i valori democratici, soprattutto tramite attività culturali ed extra scolastiche.
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