“Meno male che è l’ultimo“, deve aver pensato Daniel Craig. L’ultimo film in cui indossa le vesti dell’agente segreto James Bond. Già, perché la faccenda ha il suo fascino ma non è mica facile. Non è mica facile essere uno 007, nemmeno nella finzione cinematografica. Decine di scene d’azione a dir poco rocambolesche, inseguimenti, sparatorie, salti, grande fatica fisica. Missioni impossibili, appunto, o quasi. C’è il rischio di farsi male davvero. Soprattutto se non si hanno più vent’anni e nemmeno trenta. Così, lo scorso febbraio il 47enne Craig s’è ferito sul set. Durante la scena di una lotta che si stava girando in Messico, per l’esattezza.
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Pareva una cosa non grave, invece Craig ha dovuto operarsi a New York in artroscopia al ginocchio. “Durante una pausa dalle riprese – ha riferito una rappresentante della produzione alla Bbc – Daniel Craig ha subito un atroscopia per riparare il danno al ginocchio. Tornerà alle riprese il 22 aprile a Pinewood (alle porta di Londra, ndr)”. Fino ad allora gli tocca starsene in convalescenza.
Secondo quanto riferisce la stampa inglese, l’attore era già rimasto vittima di un infortunio durante un ciak sulle Alpi austriache, a gennaio. Una lesione al ginocchio che si è ulteriormente aggravata negli studi Pinewood nel corso di una sparatoria. Un portavoce della Eon Productions ha comunque precisato che l’intervento in questione è stato semplice. Nulla di grave, insomma. Per ottimizzare i tempi – e non perdere troppo denaro – il regista di Spectre Sam Mendes ha deciso di non fermare i lavori: fino al ritorno di Craig si lavorerà alle parti che non contemplano la sua presenza.
L’attesa pellicola sbarcherà nelle sale il prossimo novembre; ricordiamo che dal cast fanno parte anche Christoph Waltz, Monica Bellucci, Léa Seydoux e Ralph Fiennes.
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