Richard Glatzer non ha potuto godersi fino in fondo il successo del suo ultimo film, Still Alice, diretto insieme al marito Wash Westmoreland. Non ha potuto gioire come avrebbe voluto per l’Oscar conquistato da Julianne Moore come Migliore attrice protagonista. In realtà non è riuscito a partecipare nemmeno alle riprese: malato da tempo di Sla, utilizzava un iPad per comunicare con il cast e tutta la troupe. Quel male, alla fine, l’ha avuta vinta. Il regista è morto a Los Angeles, aveva 63 anni. “Sono devastato. Richard era la mia anima gemella, il mio collega, la mia vita. Un vero artista e un uomo brillante“, ha scritto Westmoreland sul suo profilo Twitter.
Nato nel Queens, Richard Glatzer è cresciuto a Long Island e in New Jersey. L’incontro con il collega Westmoreland è avvenuto nel 1995, insieme hanno girato The Fluffer, pellicola dedicata all’industria del porno gay, e da lì e poco è nato il sentimento che li avrebbe uniti per tutto questo tempo. Un sentimento che è sempre andato di pari passo con il sodalizio artistico: insieme hanno scritto e realizzato anche il film Quinceanera, vincitore del premio del Pubblico e del Gran Premio della Giuria dell’edizione 2006 del Sundance Film Festival. Nel 2013 è stata invece la volta di The Last of Robin Hood, che racconta gli ultimi giorni del mitico Errol Flynn e ha come protagonista Kevin Kline.
“Vederlo combattere la Sla per 4 anni con tanta grazia e coraggio – ha spiegato ancora Westmoreland – ha ispirato me e tutti quelli che lo conoscevano. In questo momento buio, mi consola un po’ il fatto che è riuscito a vedere Still Alice avere successo nel mondo. Lui ha messo cuore e anima in quel film e il fatto che abbia toccato così tanta gente era per lui una costante fonte di gioia. Richard era un uomo unico: deciso, divertente, generoso, affettuoso, estroverso e molto, molto intelligente“.
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