Oscar 2015, trionfa Birdman. All’italiana Milena Canonero il premio per i costumi

I pronostici si sono in gran parte avverati. L’87esima edizione degli Oscar ha visto trionfare Birdman con quattro statuette su nove nomination. Il film del messicano Alejandro G. Inarritu ha infatti conquistato la statuetta per il Miglior film, la Migliore regia, la Migliore sceneggiatura originale e la Migliore fotografia: l’attore in declino interpretato da Micheal Keaton e in cerca di riscatto ha conquistato Hollywood.

Il premio come Miglior attore protagonista è andato invece a Eddie Redmayne, protagonista – nei panni del fisico Stephen Hawking – de La teoria del tutto di Morten Tyldum. Miglior attrice, come ampiamente previsto, Julianne Moore: è la prof vittima di un alzheimer precoce in Still Alice di Richard Glatzer: “La gente malata di Alzheimer – ha commentato l’ottima attrice, visibilmente commossa – ha bisogno di essere vista perché occorre cercare una cura“. Anche l’Italia ha avuto la sua vittoria, con l’Oscar per i Migliori costumi di The Grand Budapest Hotel – regista Wes Anderson – portato a casa da Milena Canonero: per lei è la quarta statuetta su nove nomination, dopo quelle ottenute per Barry Lyndon di Stanely Kubrick, Momenti di Gloria di Hugh Hudson e Marie Antoniette di Sophia Coppola. Classe 1946, torinese, la Canonero ha diviso il riconoscimento con il regista: “Grazie Wes, questo è per te: ci hai ispirati tutti, come un direttore d’orchestra, senza di te non avrei potuto fare questo film in questo modo“.

Delusione per American Sniper di Clint Eastwood, che aveva ben sei nomination e ha conquistato soltanto il premio per il Miglior montaggio sonoro. Ma vediamo l’elenco completo:

Miglior film: Birdman, regia di Alejandro González Iñárritu

Miglior regia: Alejandro González Iñárritu – Birdman

Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne – La teoria del tutto (The Theory of Everything)

Miglior attrice protagonista: Julianne Moore – Still Alice

Miglior attore non protagonista: J. K. Simmons – Whiplash

Migliore attrice non protagonista: Patricia Arquette – Boyhood

Migliore sceneggiatura originale: Alejandro González Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo – Birdman

Migliore sceneggiatura non originale: Graham Moore – The Imitation Game

Miglior film straniero: Ida, regia di Paweł Pawlikowski (Polonia)

Miglior film d’animazione: Big Hero 6, regia di Don Hall e Chris Williams

Migliore fotografia: Emmanuel Lubezki – Birdman

Miglior scenografia: Adam Stockhausen – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)

Miglior montaggio: Tom Cross – Whiplash

Migliore colonna sonora: Alexandre Desplat – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)

Migliore canzone Glory: musica e parole di John Stephens e Lonnie Lynn – Selma – La strada per la libertà (Selma)[5]

Migliori effetti speciali: Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher – Interstellar

Miglior sonoro: Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley – Whiplash

Miglior montaggio sonoro: Alan Robert Murray e Bub Asman – American Sniper

Migliori costumi: Milena Canonero – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)

Miglior trucco e acconciatura: Frances Hannon e Mark Coulier – Grand Budapest Hotel (The Grand Budapest Hotel)

Miglior documentario: Citizenfour, regia di Laura Poitras

Miglior cortometraggio documentario: Crisis Hotline: Veterans Press 1, regia di Ellen Goosenberg Kent

Miglior cortometraggio: The Phone Call, regia di Mat Kirkby

Miglior cortometraggio d’animazione: Winston (Feast), regia di Patrick Osborne

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